Le indagini della polizia stradale di Udine.
Nonostante l’impegno di tutta la Polizia Stradale di Udine sia concentrato sul contenimento del virus covid-19, la professionalità degli operatori riesce comunque ad impedire anche altri reati. Da tempo la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Udine, in collaborazione con quella di Palmanova, è impegnata nell’attività di repressione dei reati predatori nelle aree di servizio autostradali.
Nel mirino degli agenti sono finiti questa volta i ladri di carburanti. Vista la recrudescenza del fenomeno del furto di quantitativi ingenti di gasolio dai mezzi pesanti in sosta, sono state avviate diverse attività di indagini mirate all’identificazione dei colpevoli. Lo scorso 28 febbraio nell’area di servizio di Gonars Nord, una delle più colpite, gli occupanti di due autoarticolati rumeni avevano perpetrato il furto di ben 500 litri di gasolio da un mezzo pesante ucraino che aveva appena rifornito i propri serbatoi.
L’attività aveva permesso di individuare nell’immediatezza del fatto due degli autori, ma giovedì sera, sull’autostrada A4, gli uomini della polizia giudiziaria, durante un servizio di controllo predisposto per l’emergenza causata dal covid-19, intercettavano il secondo dei camion coinvolti, identificando e deferendo alla Procura della Repubblica di Udine per l’ipotesi di reato di furto aggravato in concorso con gli autori dei fatti di fine febbraio l’autista C.A.M., rumeno di anni 34.
Durante la perquisizione del mezzo, ben occultata, veniva rinvenuta una elettropompa idonea al travaso del carburante sulla quale era stato applicato anche del materiale fonoassorbente per limitare il rumore in funzionamento. Insieme alla pompa sono stati sequestrati anche dei tubi di gomma di diverse misure utilizzati per effettuare il travaso di gasolio dai serbatoi dei malcapitati.
Ulteriori controlli hanno permesso anche di appurare che il conducente aveva un debito di oltre 2.500 euro con la società autostradale Autovie Venete per aver eluso il pagamento dei pedaggi simulando lo smarrimento del biglietto, motivo per il quale è stato sanzionato per un importo vicino ai 1.000 euro ai sensi del Codice della Strada, già oblati direttamente nelle mani degli agenti per evitare conseguenze sul mezzo pesante.
Il furto di gasolio accompagnato dal sistematico mancato pagamento dei pedaggi autostradali è pratica idonea ad alterare sensibilmente la concorrenza nel settore dell’autotrasporto, con una riduzione fraudolenta dei costi di trasporto derivanti da carburante e pedaggi. Per questo, gli uomini della stradale mantengono sempre alta l’attenzione al fenomeno al fine di assicurare alla giustizia i colpevoli e riducendo così drasticamente i comportamenti scorretti. L’attività odierna infatti si aggiunge a quella dello scorso mese di gennaio che aveva portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di altri quattro camionisti rumeni e al sequestro di elettropompe e taniche di gasolio.