Il valore delle case in Friuli.
Ad oltre dieci anni dallo scoppio della crisi economica, la situazione finanziaria delle famiglie in Friuli Venezia Giulia appare attestarsi su una media superiore a quella nazionale. Almeno lo è osservando i dati sul reddito complessivo medio, elaborati dall’Ires Fvg sui dati del ministero dell’economia e delle finanze. A livello regionale, infatti, ci attestiamo sui 21,7 mila euro, a fronte di un reddito imponibile medio di poco inferiore (21 mila).
Andando più nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia il reddito complessivo ai fini Irpef delle donne è pari in media a circa 17.017 mila euro, contro gli oltre 26 mila degli uomini. L’ex provincia di udine, inoltre, è quella con lo stipendio femminile medio più basso della regione, con appena 16,5 mila euro a fronte di una media di 17 mila. È comunque più alto del dato nazionale. Guardando poi al fattore anagrafico, i pensionati sono oltre 356 mila, quasi 3 mila in meno rispetto all’anno precedente: il reddito medio da pensione è pari a poco meno di 18 mila euro, con capofila Udine (21.536 euro), seguita da Sgonico (21.521 euro). C’è poi il fatto che, mentre quest’ultimo in media sale, quello dei lavoratori dipendenti diminuisce.
“Non possiamo dire – afferma il presidente di CrediFriuli, Luciano Sartoretti – che ci sia stato un marcato miglioramento della situazione economico-patrimoniale nelle famiglie (dopo la crisi del 2008, ndr), infatti permane un senso di incertezza che condiziona le scelte a medio-lungo termine. In particolare, mi riferisco alle coppie con figli e con impegni finanziari contratti negli anni passati: è evidente che solo nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un’occupazione stabile ed adeguatamente remunerata, ci sia un orientamento e una predisposizione al consumo ed alla progettualità. Negli altri casi assistiamo spesso a situazioni di impossibilità di accumulo del risparmio, in quanto i redditi percepiti sono appena sufficienti alla gestione delle spese ordinarie e, in taluni casi sono proprio i genitori, che con i risparmi della loro vita, intervengono a sostegno degli impegni dei figli o per finanziare qualche spesa voluttuaria”.