Alberi caduti, allagamenti e blackout: i danni del maltempo in Friuli

I danni e gli interventi dovuti al maltempo in Friuli

L’ondata di maltempo che si è abbattuta in Friuli Venezia Giulia ha causato diversi danni con alberi caduti, alcuni allagamenti e blackout.

I Vigili del Fuoco del Friuli Venezia Giulia sono stati chiamati a intervenire su numerosi scenari di emergenza. Dall’inizio dell’evento fino alle 6:45 sono giunte al Numero Unico di Emergenza 45 chiamate per soccorso tecnico, tra cui sette per allagamenti di abitazioni nei comuni di Udine e Trieste.

Le forti raffiche di vento hanno causato la caduta di almeno 25 alberi, con interventi nelle località di Frisanco, Colloredo di Montalbano, Latisana, Mortegliano, Pozzuolo del Friuli, e nella pedemontana pordenonese, in particolare a Sequals e Aviano. Un episodio di caduta massi è stato segnalato nel comune di Resia, senza riportare feriti. Inoltre, interruzioni nelle linee elettriche hanno interessato diverse zone, con un guasto a una cabina elettrica segnalato a Tarvisio.

Piogge e neve: una notte di precipitazioni intense

Il violento fronte freddo ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella notte, portando con sé un’ondata di maltempo caratterizzata da piogge intense, nevicate in montagna e venti forti da nord e nord-est che hanno raggiunto velocità ragguardevoli, causando disagi diffusi su tutto il territorio regionale.

Sul Friuli Venezia Giulia sono caduti dai 20 ai 60 millimetri di pioggia sulla pianura e la costa, mentre sui rilievi montani le precipitazioni hanno oscillato tra i 20 e i 50 millimetri, con valori più elevati sulle Prealpi Giulie. La quota neve si è abbassata fino a 500 metri sulle Alpi e a 700 metri sulle Prealpi, imbiancando diverse località montane e rendendo difficoltosa la viabilità in quota.

Venti su pianura e costa

I venti sono stati protagonisti indiscussi dell’evento. Sulla pianura udinese e sull’Isontino, le raffiche hanno toccato i 70-80 km/h, mentre sulla costa si sono registrati valori compresi tra i 70 e i 90 km/h. Nella fascia prealpina e in montagna, alcune zone hanno sperimentato raffiche superiori ai 100 km/h, creando ulteriori criticità.

Un miglioramento è previsto nel pomeriggio.

Con il fronte in rapido movimento verso l’Adriatico, le precipitazioni stanno progressivamente cessando a partire dalla Carnia. Tuttavia, la bassa pianura, la costa e le aree orientali continueranno a ricevere piogge abbondanti fino alla tarda mattinata, accompagnate da un vento da nord-est ancora forte. Sul Carso, la neve si è posata sulle zone più elevate. La Bora, che soffia sostenuta sulla costa, è prevista in attenuazione nel pomeriggio, mentre in pianura il vento calerà gradualmente nel corso della giornata. Sabato mattina le temperature minime nelle aree montane potrebbero scendere sotto i -10°C, portando un sensibile calo termico.