Daniele Tafa aveva appena festeggiato il suo 22esimo compleanno.
Un compleanno appena festeggiato, un futuro davanti e una passione per il calcio e per il Milan. Daniel Tafa, giovane operaio di 22 anni, ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro nella notte tra il 24 e il 25 marzo alla STM di Maniago, azienda specializzata nello stampaggio a caldo di ingranaggi industriali in acciaio.
Il drammatico episodio è avvenuto intorno all’1.30 di notte, mentre il giovane stava operando su un macchinario. Per cause ancora in fase di accertamento, una scheggia incandescente lo ha colpito alla schiena, uccidendolo sul colpo. I colleghi, sconvolti, hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma per Daniel non c’è stato nulla da fare.
Tafa era nato a San Vito al Tagliamento e risiedeva a Vajont, in provincia di Pordenone. Diplomato presso l’istituto Ipsia, aveva intrapreso la carriera lavorativa in fabbrica, come tanti giovani della sua età. Il suo tragico destino si è compiuto proprio il giorno successivo al suo 22esimo compleanno.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco di Maniago, i carabinieri della Compagnia di Spilimbergo e il personale dello Spisal per avviare le indagini. La salma è stata trasportata all’ospedale di Pordenone per gli accertamenti del caso, mentre l’impianto è stato posto sotto sequestro per permettere agli inquirenti di fare luce sulla dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità.
La comunità di Vajont è sconvolta dalla perdita di Daniel. Amici, familiari e conoscenti lo ricordano come un ragazzo solare, con la passione per il calcio e un forte attaccamento alla sua squadra del cuore, il Milan. La sua scomparsa rappresenta l’ennesima tragedia sul lavoro, accendendo ancora una volta i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’urgenza di prevenire simili tragedie.