Rifare l’iter burocratico per visite specialistiche ed esami diagnostici.
A causa della pandemia molti esami e visite mediche sono stati bloccati ed ora gli esami prenotati prima della pandemia non sono più validi. Tutti i cittadini che avevano prenotato visite specialistiche ed esami diagnostici dovranno rifare tutto l’iter burocratico. Lo afferma Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto, che in una nota si chiede perché gli esami già prenotati non siano più validi.
“Eppure erano prescritti da un medico, da uno specialista che per
i D (differibili) certificava l’esigenza di farli entro 30 o 60 giorni. Poi – ricorda Zalukar – sono stati bloccati per il coronavirus, quindi per forza maggiore. Ma adesso perché rifare tutto l’iter burocratico? Perché intasare i cup, che immagino già assai impegnati con le nuove richieste di visite e accertamenti? Qual è il motivo? Qual è l’arcano burocratico che moltiplica i
disagi di tanti cittadini? E che per non pochi di essi significa più sofferenze e anche l’aggravarsi della malattia“.
“Il sindacato nazionale autonomo medici italiani – conclude il consigliere – ha denunciato anche l’assenza di chiarezza sulle disposizioni trasmesse dalle Aziende sanitarie ai cittadini e agli stessi medici, che non sanno cosa rispondere ai loro pazienti. Eppure fin dal 16 marzo, data in cui il ministero ha disposto la sospensione degli esami differibili e programmati, si sapeva che prima o poi si sarebbe tornati alla normalità”.