I poli montani e il Piano neve fanno crescere il turismo invernale
“La Regione continua a lavorare per lo sviluppo, la valorizzazione e la migliore gestione del territorio montano destinato al turismo degli sport invernali, per far crescere ancora di più queste strategiche zone del Friuli Venezia Giulia che, peraltro, stanno vivendo un felicissimo momento di richiamo per i turisti della nostra regione e per quelli che arrivano da oltre i suoi confini, che sono sempre più numerosi. Ora si dota di uno strumento in più per potenziarne la crescita: un disegno di legge che prevede una moderna disciplina degli impianti a fune, delle aree sciabili attrezzate e delle piste destinate alla pratica degli sport sulla neve, oltre a importanti disposizioni in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali”.
A comunicarlo è stato l’assessore regionale al turismo e attività
produttive, Sergio Emidio Bini, in occasione dell’illustrazione del ddl,
ieri in sede di II commissione in Consiglio regionale. Dopo il via libera
ottenuto dal Consiglio delle autonomie locali, il disegno di legge ora sarà
portato all’attenzione del Consiglio regionale. Ieri sono stati sentiti numerosi portatori di interesse tra i quali alcuni sindaci di comuni della
montagna, referenti di associazioni e portavoce della galassia dei maestri
di sci.
“Il ddl, – ha spiegato Bini – aggiorna, semplifica, snellisce e rende più
efficace la normativa regionale vigente. Introduce importanti aspetti
organizzativi del territorio montano: vengono individuati difatti, a livello
nominale, i poli turistici montani, e viene previsto un Piano neve che è una sorta di piano regolatore della montagna“.
I poli turistici montani in regione
I poli turistici montani sono le zone dove, fino a oggi, sono stati
realizzati impianti di risalita, piste da sci (fondo e discesa) e dove sorgono strutture ricettive. I poli sono sei: Sella Nevea (comuni di Resia e Chiusaforte), Ravascletto/Zoncolan (comuni di Ravascletto e Sutrio), Piancavallo (Aviano e Budoia), Tarvisio (Tarvisio e Malborghetto-Valbruna), Sappada/Forni Avoltri (Sappada e Forni Avoltri) Forni di Sopra/Sauris (Sauris e Forni di Sopra).
“Con l’individuazione formale dei poli, la Regione definisce in modo preciso
il perimetro entro cui effettuare strategici e mirati interventi di
sviluppo, anche infrastrutturale, delle località a vocazione turistica,
interventi poi pianificati tramite il Piano neve – ha dettagliato
l’assessore regionale Bini -. Il tutto nell’ottica della migliore gestione
di impianti e piste, operando anche una ricognizione della situazione
esistente e fornendo regole precise per le nuove strutture, pure con scopi
di tutela dell’ambiente“.
“La finalità è quella di far crescere i poli turistici montani e di farlo in
maniera armonica e pianificata, in piena collaborazione col braccio
operativo di PromoTurismoFvg. Durante i lavori di commissione abbiamo
ascoltato interessanti spunti dai portatori di interesse che serviranno a
migliorare ulteriormente il testo da qui all’approvazione in aula” ha
concluso Bini.