In Italia cresce lo spreco alimentare: 4 regole da rispettare per evitarlo

Lo spreco alimentare è in netta crescita.

In Italia nel 2022 è stato registrato uno spreco alimentare pari a 30,95 Kg di cibo a persona, un dato disarmante e in netta crescita, che non può essere più ignorato. Ogni giorno tantissimi prodotti alimentari vengono sprecati perché lasciati scadere, deteriorare in frigo o conservati in maniera scorretta.

Solo nell’ultimo anno in Italia è stato registrato un aumento degli sprechi alimentari del 15% rispetto al 2021. Tra i cibi più sprecati, secondo l’infografica “I Supereroi anti-spreco” di Bennet, ci sono la frutta fresca, i tuberi, il pane e le verdure.

L’infografica propone anche l’identikit dello sprecone, che acquista più del necessario e getta via gli avanzi invece di conservarli correttamente (solo in Italia, ogni persona spreca circa 595,3 grammi di cibo la settimana), con conseguenze gravi in termini di inquinamento e spreco di denaro e risorse.

Per evitare sprechi alimentari, esistono 4 regole da rispettare:

  • Pianificare i pasti e comprare solo il necessario
  • Controllare le date di scadenza
  • Per ritardare la scadenza degli alimenti, congelare i cibi
  • Utilizzare gli avanzi per altri pasti invece di buttarli via

Al fianco dell’ambiente nella lotta allo spreco ci sono molti enti, come le organizzazioni nazionali e internazionali dell’ONU, la FAO e il Banco Alimentare, ma anche società sportive, come ad esempio il Milan, che ha finanziato un hub contro gli sprechi alimentari.

Per quanto riguarda il digitale, ci sono molte app e influencer che offrono soluzioni ecosostenibili per ridurre gli sprechi domestici. Il loro lavoro di sensibilizzazione è fondamentale, perché il 61% delle 931 milioni di tonnellate di alimenti sprecati nel mondo avviene proprio tra le mura domestiche.

A informare e rendere consapevoli i consumatori sul tema dello spreco ci sono gli influencer e divulgatori Lina Casali, Green Pills e @Zerowastechef, mentre, tra le app, Too Good To Go propone a prezzi convenienti il cibo rimasto invenduto, che altrimenti andrebbe gettato via.