Il focolaio di Covid nel cottolengo di Santa Maria la Longa.
Nuove positività al piccolo cottolengo friulano di don Orione di Santa Maria la Longa. Dopo l’esplosione dei casi di Covid negli scorsi giorni, il coronavirus continua ad attecchire nella struttura.
Lo denuncia lo Studio Tutino da Udine. “Ci sono 60 ospiti e 30 operatori positivi al virus – racconta il consulente del lavoro Simone Tutino, che assiste alcuni dipendenti -. Ancora questa mattina i tamponi hanno rivelato nuovi contagi. Quel luogo è un pericoloso focolaio e va chiuso con tutte le misure e le cautele del caso”. Tutino, questa mattina, ha scritto al governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, e al Prefetto di Udine, Angelo Ciuni, per far presente la situazione.
“È necessario intervenire e il sindaco deve disporre misure straordinarie ed idonee al contenimento della pandemia. Ci vuole una sanificazione mediante l’esercito. Chi lavora lì è a contatto continuamente con positivi. Si è registrato purtroppo anche qualche decesso – fa notare Tutino -. Gli operatori che contraggono il virus lo portano a casa alla famiglia, figli anche minori che a loro volta vanno all’asilo o a scuola. Prima che intervengano i sintomi, il tampone e l’esito passano dai 5 ai 10 giorni: troppo tardi, perché si rischia di essere tutti infetti e di aver moltiplicato il pericolo per un numero indefinito”.
Tutino si appella allo Stato per intervenire sulla struttura, chiedendo una tavola rotonda in Prefettura, con anche Protezione Civile, croce rossa ed esercito. “I miei assistenti sono preoccupatissimi, e il loro patema è anche il mio” conclude il consulente.