Crack Bernardi, due anni con la condizionale per i fratelli Diego e Silvia Di Tommaso.
Crack del gruppo Bernardi, i fratelli Di Tommaso, Diego, di 43 anni, e Silvia, di 40 anni, hanno patteggiato una pena di due anni con la condizionale. Il caso riguarda accuse di bancarotta avanzate dalla Procura di Roma. Un’accusa che aveva originariamente comportato otto imputazioni relative al progressivo crollo dell’azienda Bernardi Group spa di Ronchis e alle presunte azioni dei suoi dirigenti nel favorire tale processo.
Ma dopo questa richiesta, avvenuta nel luglio 2020, l’entità delle accuse è stata ridimensionata e il danno è stato risarcito. Dopo una revisione della proposta di patteggiamento concordata dai legali dei due fratelli, il giudice per le udienze preliminari ha deciso di infliggere una pena di due anni di reclusione con sospensione condizionale per entrambi gli imputati, ritenendo che questa sanzione fosse adeguata in relazione agli atti contestati.
La decisione del tribunale di Milano.
La modifica delle accuse è stata in parte influenzata da una decisione del giudice civile del tribunale di Milano, intervenuto a seguito di un’azione legale promossa dall’amministrazione straordinaria, che aveva assunto il controllo della società dal 31 gennaio 2014. Questo giudice ha dichiarato infondate alcune delle accuse presentate nella sede penale, facilitando un accordo economico tra le parti. Ciò ha portato alla concessione da parte del giudice per le udienze preliminari dell’attenuante del danno risarcito per i fratelli Di Tommaso, insieme alle circostanze attenuanti generiche. Queste decisioni hanno tenuto conto anche del comportamento processuale dei fratelli e della lunga durata degli eventi in questione.
Nel processo sono coinvolti anche l’ex moglie dell’imprenditore e madre dei loro due figli, Fiorella Conchione, di 63 anni, e Giovanni Nistri, di 70 anni, entrambi consiglieri e amministratori unici sia di Bernardi che di Nuova Sofia. La loro udienza è prevista per ottobre.