A Cordovado continua la trattativa con l’uomo barricato in casa.
Sono quasi due giorni che L.O., ingegnere di 55 anni, è barricato dentro la sua casa di Cordovado, ed è passata la seconda notte. Originario di San Donà di Piave, dove è cresciuto con la mamma e due fratelli, l’uomo nelle ultime ore ha dato segnali di aperture alle forze dell’ordine che per ore hanno cercato insistentemente di instaurare un dialogo. Nel tentativo di trovare una via d’uscita a una situazione di stallo che da 48 ore tiene in scacco l’intero paese. Nel frattempo hanno passato la seconda notte fuori dalla loro abitazione le 13 persone che abitano nella stessa palazzina del 55enne.
E nelle ultime ore è stato fatto un grosso passo avanti: il 55enne, che in casa ha armi e munizioni che però non potrebbe detenere, ha infatti smesso di postare video su Youtube, accettando di interloquire direttamente con il mediatore. Insomma, un canale di dialogo si è aperto, e anche per questo le forze dell’ordine avrebbero deciso di rinviare l’ipotesi di fare irruzione nell’appartamento. Per il momento almeno.
San Donà incredula.
Chi lo conosceva bene, a San Donà, dove l’ingegnere 55enne è cresciuto, lo descrive come una persona buona, volonterosa, determinata nel perseguire i propri obiettivi. Il diploma al liceo scientifico Galilei, la laurea in ingegneria elettronica all’Università di Padova, la passione per lo sport, il basket in particolare, e poi il servizio militare nell’Arma dei carabinieri, e il lavoro come consulente. Nulla, dicono, che lasciasse presagire quello che sta ora accadendo.