L’ex militare è barricato in casa a Cordovado da ieri mattina.
Dopo oltre 30 ore, si apre uno spiraglio: si è aperto infatti un canale di dialogo tra l’ex militare barricato in casa sua a Cordovado e i negoziatori dei carabinieri.
Fino al primo pomeriggio, infatti, l’uomo si era limitato a parlare attraverso dei video sul suo canale Youtube, attraverso i quali si era rivolto anche ad un tale “Marco” (forse uno dei negoziatori) e aveva spiegato le sue motivazioni. Ora invece, pare abbia avviato un’interlocuzione diretta con gli specialisti dell’Arma. Non ci sarebbe quindi in vista alcuna irruzione da parte delle forze speciali.
Sul posto, infatti, sono arrivati anche i Gis da Livorno. L’uomo, L.O. un 55enne originario di San Donà di Piave ma residente a Cordovado, ha chiesto nei suoi video di essere chiamato “ingegnere”. A quanto pare, negli ultimi anni ha condotto una vita da quasi recluso, uscendo di casa solo per le cose strettamente necessarie.
Secondo le ricostruzioni, il suo comportamento sarebbe stato scatenato dall’imminente sequestro delle armi in suo possesso (un paio di fucili e una pistola), deciso dal Prefetto perché non aveva presentato la certificazione di idoneità psicofisica. L’uomo negli anni ’90 avrebbe è stato un sottotenente proprio dei carabinieri.
Nel frattempo, a causa della situazione e del cordone di sicurezza messo in campo dalle forze dell’ordine, il paese è bloccato: diversi abitanti della palazzina, fatta evacuare già ieri, hanno dovuto passare la notte in albergo mentre le attività commerciali della zona sono chiuse.