I controlli del Nas di Udine negli obitori Fvg.
Una vasta campagna di verifiche condotte a livello nazionale presso gli obitori e le strutture di permanenza delle salme negli ospedali pubblici e cliniche private, al fine di appurare la regolarità delle stesse ed il rispetto delle misure di prevenzione al contagio da Covid-19. È l’operazione messa a segno dai carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministro della Salute, che ha visto impegnati, a livello regionale, anche il Nas di Udine guidati dal comandante Fabio Gentilini.
Complessivamente sono stati oggetto di ispezione 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi. Complessivamente sono stati deferiti alle autorità giudiziarie 23 persone e segnalati alle Autorità amministrative ulteriori 78, tra dirigenti di strutture sanitarie ed ospedaliere nonché titolari di imprese funebri private per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inosservanza degli obblighi della normativa anti-COVID e delle leggi regionali e di polizia mortuaria, contestando 102 sanzioni penali ed amministrative.
In Friuli Venezia Giulia sono state portate a termine 12 ispezioni e in due casi, in provincia di Pordenone, sono state necessarie le segnalazioni all’Autorità sanitaria. In provincia di Udine sono stati effettuati tre controlli, quattro a Pordenone, due a Gorizia e tre a Trieste.
Tra le irregolarità accertate dai carabinieri dei NAS a livello nazionale, 24 interessano l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico e della sicurezza degli ambienti di lavoro, dovuta alla mancata pulizia e sanificazione dei locali, l’assenza di percorsi separati per il trasporto delle salme e la carente formazione degli operatori circa il rischio da esposizione agli agenti biologici. La maggior parte delle irregolarità, pari a 68 tra quelle complessivamente sanzionate, sono state appurate negli ambienti adibiti alla permanenza delle salme e al commiato in presenza dei familiari, mantenuti in carenti condizioni igienico-sanitarie e strutturali, in presenza di distacco di intonaco, macchie di umidità e muffe, piastrellatura fessurata, mobili vetusti e arrugginiti.