Bonus spesa per le famiglie, monitoraggio della Guardia di Finanza a Udine. Coinvolti i primi Comuni pilota

L’attività di monitoraggio della Guardia di Finanza di Udine.

Un’attività di monitoraggio per verificare che gli aiuti concessi durante l’emergenza coronavirus siano andati effettivamente a chi ne ha bisogno. Un lavoro rigoroso di controllo ed analisi per stroncare eventuali forme d’ingiustizia e scoprire se, tra chi ha beneficiato dei contributi, in particolare quelli comunali, ci siano situazioni che meritano un approfondimento.

Per il momento si tratta di un primo lavoro di screening. La Guardia di Finanza di Udine, guidata dal colonnello Sergio Schena, ha iniziato, nei giorni scorsi, a chiedere la collaborazione di alcuni Comuni del Friuli relativamente ai percettori del bonus spesa. Parliamo di quei voucher concessi dal governo nel pieno dell’emergenza coronavirus alle famiglie in difficoltà.

Una sorta di assegno che variava nell’importo in base ai componenti del nucleo familiare e che poteva essere adoperato per fare le spesa direttamente nel supermercato vicino a casa. A erogarlo era direttamente il Comune di residenza e spesso bastava solo un’autocertificazione della condizione d’indigenza per ottenerlo.

Ed è proprio su questa autocerficazione che si concentreranno anche le attenzioni delle Fiamme Gialle, che hanno già chiesto l’elenco dei beneficiari ad alcuni Comuni pilota. Da qui saranno avviati i controlli per accertare la presenza di eventuali irregolarità nell’ottenimento del bonus spesa e nelle autocertificazioni prodotte. Un’attività di monitoraggio alle prime battute, per il momento, ma che non è escluso possa lasciare qualche strascico giudiziario per qualcuno prossimamente.