Italia e Slovenia in disaccordo sui controlli ai confini
Nelle ultime ore, un’ombra di disaccordo si è fatta strada tra Italia e Slovenia riguardo alla questione dei controlli temporanei ai confini. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa slovena Sta, il Ministero degli Interni di Lubiana avrebbe smentito l’invio da parte dell’Italia di una comunicazione ufficiale riguardante un’eventuale estensione di tali controlli.
L’agenzia ha riferito che il ministero degli Interni sloveno non ha ricevuto alcun avviso formale da Roma riguardo alla proroga dei controlli di frontiera. Questa precisazione è intervenuta in seguito alle dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che aveva dichiarato che l’Italia aveva richiesto la sospensione dell’accordo di Schengen con la Slovenia per via del rischio di infiltrazioni di terroristi tra i profughi provenienti dal Medio Oriente attraverso quel paese.
Tuttavia, secondo quanto riportato dalla Sta, il Ministero degli Interni sloveno ha confermato che i controlli temporanei rimarranno in vigore fino al 18 giugno, a meno che non arrivi una proroga. L’Sds, principale partito di opposizione in Slovenia, ha reagito richiedendo un’urgente seduta della commissione parlamentare agli Interni per discutere la questione. Va ricordato che l’Italia ha reintrodotti i controlli alle frontiere lo scorso ottobre, in risposta alla mutata situazione in Europa e nel Medio Oriente e all’aumento del rischio terrorismo. Anche la Slovenia ha preso misure simili ai confini con la Croazia e l’Ungheria.