I controlli nei cantieri della provincia di Gorizia.
Nell’ultima settimana di maggio 2022 il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Gorizia e il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari delle Compagnie Carabinieri di Gorizia e Monfalcone, nell’ambito della campagna straordinaria di controllo del settore edile volta a prevenire e reprimere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, nonché a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha intensificato i controlli sull’intero territorio della provincia isontina.
L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori in nero, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, la presenza di quadri elettrici non a norma, la presenza di aperture nel vuoto non protette, di ponteggi non norma, l’omessa valutazione dei rischi aziendali e il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute.
Sono state controllate complessivamente 14 ditte operanti nel settore dell’edilizia individuate a seguito di attività info-operativa relativa all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dai Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e all’esame delle banche dati. Sono stati controllati 32 lavoratori, di cui 1 risultato in nero, e sospese 8 attività d’impresa, contestando 18 violazioni in materia di sicurezza e oltre 120.000 euro di sanzioni complessive.
I controlli a Grado.
Nel comune di Grado, nel corso di attività ispettiva effettuata presso un cantiere edile per la costruzione di uno stabile ad uso civile, all’interno del quale operavano 2 imprese edili, sono state riscontrate violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma, la viabilità di cantiere compromessa dalla presenza di materiali sporgenti e pericolosi per l’incolumità dei lavoratori, l’omessa formazione dei lavoratori, l’omessa sorveglianza sanitaria e la mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza. Inoltre è stato accertato il mancato coordinamento delle imprese da parte del Coordinatore in fase di esecuzione dei Lavoro, nei confronti delle quali è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in meria di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state contestate sanzioni per 8.500 euro e deferite in stato di libertà di 3 persone.
Infine è stata riscontrata la presenza di un lavoratore in nero, trovato nascosto all’interno di uno scantinato del cantiere adibito a deposito materiali. Nei confronti del titolare della ditta è stata quindi applicata la “maxi sanzione per lavoro nero” in misura superiore al 10% del personale complessivamente occupato ed il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di una delle imprese con la contestazione di sanzioni ammnistrative per oltre 4.000 euro.
I controlli a Gorizia.
Nel comune di Gorizia, nel corso di attività ispettiva effettuata presso un cantiere edile per la costruzione di un complesso residenziale, i militari operanti hanno riscontrato violazioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto e l’istallazione di una recinzione di cantiere non idonea. Nei confronti della ditta operante è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con la contestazione di 3mila euro di sanzioni amministrative. Inoltre si è provveduto al deferimento in stato di libertà del datore di lavoro e la contestazione di ammende per oltre 4.000 euro.
I controlli a Ronchi dei Legionari
Nel comune di Ronchi dei Legionari, nel corso di attività ispettiva effettuata presso un cantiere edile per la costruzione di un complesso residenziale da adibire a struttura ricettiva, i carabinieri riscontravano la presenza di aperture nel vuoto non protette e impalcati non idonei, adottando conseguentemente nei confronti di 4 aziende il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la contestazione di sanzioni amministrative pari a 12.000 euro. Sono stati, inoltre, deferiti in stato di libertà 6 datori di lavoro e contestate ammende pari a circa 30.000 euro.