I controlli del Nas del Fvg.
Verificare la corretta applicazione delle misure anti contagio sui trasporti pubblici, bus, treni e stazioni. Una campagna nazionale dei carabinieri per la Tutela della Salute, in stretta intesa con il Ministero della Salute, che ha visto coinvolti, nei giorni scorsi, anche il Nas del Friuli Venezia Giulia, guidati dal comandante Fabio Gentilini. A livello nazionale i controlli hanno interessato 693 veicoli adibiti al trasporto, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro.
Le irregolarità riscontrate, 65 in tutto, sono state principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio da COVID-19, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.
Anche a livello regionale sono state accertati dei casi per i quali si è reso necessario elevare le sanzioni. In Fvg i controlli sono stati in tutto 28, per 98 autobus ispezionati e 18 altre verifiche che hanno riguardato depositi, biglietterie e sale d’attesa. In tutto 4 sanzioni emesse per la mancanza di gel a disposizione passeggeri. Nello specifico a Udine ci sono stati 14 controlli su 64 autobus e 7 che hanno riguardato i locali del servizio pubblico, con 3 sanzioni emesse. A Gorizia i controlli sono stati 6, su 12 autobus e 5 che hanno riguardato gli spazi comuni, con nessuna sanzione emessa. Un’altra sanzione è stata comminata, invece, a Trieste ed un’altra a Pordenone.
A livello nazionale, sono stati deferiti alle competenti autorità giudiziarie 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62 responsabili per irregolarità amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro. Le attività di verifica sono state supportate dall’esecuzione di 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), svolti in collaborazione con i locali servizi di ASL, Agenzie di Protezione Ambientale ed enti universitari, che hanno curato anche la fase di esame analitico per la ricerca del COVID-19.