I dati sui contagi in Friuli Venezia Giulia.
Sono 1734 i nuovi casi registrati nell’ultima settimana, 128 il tasso d’incidenza, mentre sono raddoppiati i tamponi positivi rispetto a quelli doppi. L’epidemiologo Fabio Barbone, da quasi due anni alla guida della task force regionale sulla pandemia, snocciola i numeri per descrivere quella che definisce, senza troppi giri di parole, “una situazione preoccupante”. Non solo per il caso Trieste (“che è la provincia con il maggior numero di positivi”, specifica il professore), centro chiave delle proteste contro il green pass, ma anche per le altre province del Friuli Venezia Giulia “dove i contagi sono in aumento”.
I dati della regione.
Numeri che fanno ricordare quelli di ottobre di un anno fa o della primavera scorsa, quando si è dovuto inghiottire il boccone amaro della zona rossa. Oggi la situazione va un po’ meglio e la soglia del 15% delle terapie intensive che farebbe tornare il Friuli Venezia Giulia in “giallo” è ancora lontana. Ma la prima soglia di riempimento del reparto è stata superata e si è arrivati al 10%. “Bisogna evitare il rischio contagio, bisogna continuare a seguire le prescrizioni che conosciamo”, ripete il professor Barbone, in un appello accorato.
Una conferma dell’importanza di seguire le regole anti contagio arriva anche dal focolaio che si è sviluppato a Trieste, dopo le note manifestazioni dei portuali. Sono 93 i partecipanti alle proteste contro il green pass che si sono sottoposti al tampone e sono risultati positivi. “Si tratta di tutti soggetti non vaccinati, che non usavano mascherine, non operavano il distanziamento per loro stessa ammissione – precisa Barbone -. I dati preoccupano. Bisogna evitare l’aumento dei contagi”.