Consegna la droga agli agenti, poi tenta la fuga: ne aveva altra nascosta nell’intimo

Il 24enne pakistano è stato arrestato.

La Polizia di Stato di Udine, nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 giugno 2024 ha arrestato in flagranza, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, un cittadino pakistano di 24 anni, richiedente protezione internazionale.

Nell’ambito del quotidiano controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, personale della Squadra Volante di questa Questura, transitando in viale Venezia, ha visto due soggetti stranieri. Non appena i due si sono accorti della presenza degli agenti, si sono divisi, dandosi alla fuga. Entrambi sono stati fermati poco dopo e, all’atto del controllo, uno di essi – di origine pakistana – ha consegnato spontaneamente agli agenti circa 2,9 grammi di hashish. Richiestogli di consegnare altra eventuale sostanza nascosta sul proprio corpo, l’uomo ha assunto un atteggiamento non collaborativo con gli operanti, arrivando a spintonarli al fine di guadagnarsi la fuga. Soltanto la pronta reazione degli Agenti ha impedito che scappasse.

La perquisizione personale operata di seguito dagli Agenti all’interno degli Uffici della Questura ha permesso di rinvenire, nella biancheria intima del pakistano, altri 36,5 grammi di hashish. L’intero materiale è stato sottoposto a sequestro probatorio in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

L’arresto.

L’uomo è stato, pertanto, indagato in stato di arresto per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e trattenuto presso le locali camere di sicurezza in attesa del giudizio di convalida.

Nella mattina di ieri, il G.I.P. ha convalidato l’arresto condannando il cittadino pakistano per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, su richiesta delle parti, alla pena di 3 mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena. E’ stata disposta quindi la liberazione dell’uomo in attesa della celebrazione del giudizio per quanto concerne l’attività di detenzione dello stupefacente ai fini di spaccio al medesimo contestata.