I contributi del Comune di Udine.
Un contributo da quasi 200mila euro per tre realtà culturali di Udine. Il comune ha contribuirà all’attività dell’Associazione “Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe”, con 140mila euro. Inoltre 30mila euro saranno destinati all’Associazione Teatri Stabili Furlan, mentre 15mila all’Associazione Teatro Club Udine
“La Nico Pepe – ha commentato il sindaco Pietro Fontanini – è una vera istituzione nella nostra città ma non solo, perché il livello di eccellenza che essa garantisce nella formazione è dimostrato dalla capacità che essa ha di attrarre giovani da ogni parte d’Italia e di realizzare eventi di respiro internazionale. Desidero ringraziare per questo tutti i giovani perché, credendo nel teatro e vivendo come vera e propria vocazione il teatro, mantengono giovane una forma d’arte che, pur dovendo lottare con i nuovi strumenti e le nuove forme dell’intrattenimento, è oggi più viva e attuale che mai”.
Un contributo di 30mila euro andrà invece all’Associazione Teatri Stabili Furlan, della quale il Comune di Udine è socio, a parziale copertura delle spese di gestione per l’anno 2022. “Abbiamo accolto di buon grado questa richiesta – spiega il primo cittadino – nella convinzione che il Teatri Stabil sia uno strumento fondamentale non sono per la diffusione e la promozione della cultura friulana ma anche per la fase della produzione, andando in questo modo a coltivare una nuova generazione di autori di teatro che raccolgano il testimone dei grandi del passato. Ciò acquista un valore particolare nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, che dell’utilizzo del friulano e dell’autonomismo fu uno dei primi e principali promotori”.
Infine via libera anche al contributo di 15mila euro per l’Associazione Teatro Club Udine ha fatto richiesta all’Amministrazione di un contributo di 15mila euro per lo svolgimento delle attività del 2022 del Palio Studentesco. “Quello del Palio Studentesco – ha sottolineato Fontanini – con i suoi cinquant’anni di attività è un vero e proprio ponte tra le varie generazioni che, negli anni, hanno svolto i propri studi nella nostra città vedendo in questo appuntamento l’arrivo della primavera e la luce in fondo al tunnel dell’anno scolastico. Ma anche un modo per stare insieme, chi sul palco, chi tra il pubblico ad applaudire i propri compagni attori esordienti, imparando così ad amare il teatro e a coglierne gli elementi di straordinaria unicità rispetto alle altre forme di espressione visiva”.