Il computer rubato è stato ritrovato a poche centinaia di metri.
Nei giorni scorsi la polizia di stato di Trieste ha denunciato in stato di libertà un 27 enne triestino per il reato di ricettazione, ed indagato un altro cittadino italiano di 32 anni per furto in abitazione.
Le squadre giudiziarie dei commissariati “Duino Aurisina” e “Villa Opicina” sono intervenute in via dei Papaveri a seguito della denuncia sporta da un residente, che nella notte aveva subito il furto dal proprio furgone, parcheggiato nelle pertinenze della casa, di alcuni articoli da campeggio e di un personal computer portatile.
Gli investigatori, avvalendosi della collaborazione del denunciante, sono riusciti ad accertare che il computer rubato si era poi connesso ad una rete domestica, localizzandolo nella vicina via Santa Fosca. Nella mattinata successiva, dopo aver individuato con certezza l’appartamento della rete wi-fi, gli agenti sono entrati con il consenso dello stesso proprietario di casa, che ha consegnato quanto ricercato.
I poliziotti, dopo aver recuperato il computer ed averlo restituito al legittimo proprietario, svolgevano ulteriori e rapide indagini e riuscivano ad individuare l’autore materiale del furto. Giovedì mattina si sono presentati quindi con un mandato di perquisizione a casa di B.A., pregiudicato italiano residente a Trieste, e presso quest’ultimo appartamento veniva rinvenuta svariata merce rubata, tra la quale il materiale di campeggio del denunciante. veniva quindi operata la restituzione di questi ed altri oggetti, sempre provento di furti sulle auto in sosta.
Sono in corso ulteriori accertamenti per completare la riconsegna agli aventi diritto di ulteriore merce trafugata, tra la alcune consolle di videogames Nintendo, Playstation, X-Box e Wii, uno smartwatch Suunto, tre coppie di gemelli in oro ed altra oggettistica.