Gli animali impagliati appartengono a specie protette e non avevano nessuna certificazione.
Nei giorni scorsi i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste hanno sequestrato nel Porto di Trieste 24 animali impagliati, abilmente occultati in un carico di masserizie.
L’attenta analisi dei flussi merceologici in arrivo nello scalo Giuliano ha permesso alle forze in campo di selezionare e sottoporre ad accurato controllo un trasporto di merce varia (per un totale di 629 colli) proveniente dall’Iraq e destinato cartolarmente in Olanda. Dopo una prima ispezione del veicolo, da cui risultavano per lo più masserizie private, si è proceduto a una visita più approfondita con lo scarico totale del mezzo. L’operazione ha consentito il rinvenimento di esemplari di animali impagliati (primati, volatili e felini), contenuti in quattro cartoni ben sigillati e destinati a un soggetto austriaco. Dei 34 animali scoperti, 24 esemplari rientrano tra le specie protette dalla Convenzione di Washington (C.I.T.E.S.) ed erano privi delle relative licenze a giustificazione della loro movimentazione, per cui sono stati sottoposti a sequestro penale.
Sono attualmente in corso attività d’indagine, in collaborazione con l’organo collaterale austriaco, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, Dott.ssa Chiara De Grassi, atte all’individuazione dei soggetti responsabili nei confronti dei quali, ai sensi della normativa nazionale di riferimento, è previsto l’arresto nonché l’irrogazione di una sanzione pecuniaria. L’attività esperita è il risultato della costante e proficua collaborazione tra ADM e GdF nell’ambito del dispositivo di contrasto al commercio internazionale illegale di specimen di flora e fauna minacciate d’estinzione, per la salvaguardia della biodiversità.