Il report Ecosistema Urbano di Legambiente Fvg
E’ uscito il nuovo rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano relativo al 2021 e i dati, per il Fvg, non sono dei migliori. Peggiorano, infatti, le performance dei nostri capoluoghi, con la sola eccezione di Gorizia che migliora la sua posizione.
La 29esima edizione del report, redatto con l’istituto di ricerca Ambiente Italia e con la collaborazione de Il Sole 24 Ore, traccia la fotografia delle prestazioni ambientali delle città, sulla base di 18 indicatori, come mobilità, aria, rifiuti, acqua e sistema urbano.
Nella classifica nazionale, Pordenone si conferma nella top ten e si piazza al 7° posto (era quinta), Trieste scende dal 12esimo al 15esimo posto, Udine dal 13esimo al 18esimo e Gorizia, in controtendenza, sale dal 32esimo al 30esimo posto.
Per quanto riguarda l’aria, la situazione è in chiaro scuro: peggiora il dato medio del biossido di azoto (con Pordenone e Trieste peggio della media nazionale), migliora invece la concentrazione di polveri sottili su tutti e quattro i capoluoghi. Miglioramento anche per quanto riguarda i consumi idrici, con una diminuzione media tra le città (soprattutto a Trieste dove il calo è stato dell’8,7 per cento), che però confermano un consumo superiore alla media italiana. In merito alla dispersione della rete idrica, a Pordenone “viene persa” il 10,2 per cento dell’acqua, a Udine il 23 per cento (peggio però del 2019); Gorizia e Trieste, invece, si attestano sul 34,5 e sul 38,2 per cento.
Cresce nuovamente la produzione dei rifiuti: a parte Udine, che conferma il dato del 2020 (542 chili pro capite l’anno), Pordenone vede un aumento del 4 per cento (520 chili l’anno per abitante); a Gorizia si arriva a 501 chili (il più alto degli ultimi dieci anni) e a Trieste a 470 chili. Stabile anche la raccolta differenziata, con un valore medio del 67,20 per cento: Pordenone si conferma eccellenza (85,3 per cento); Udine è l’unica che migliora (sfiorando il 75 per cento con il sistema porta a porta) mentre Gorizia è al 64,2 per cento e Trieste si ferma sotto il 45 per cento.
Nota dolente sul trasporto pubblico, che accentua la fortissima flessione del 2020 (causata dalla pandemia): mediamente, i capoluoghi segnano un calo del 20 per cento rispetto all’anno precedente con Pordenone che tocca il 60 per cento e Udine il 44 per cento.
Infine, la mobilità. Cresce lievemente l’estensione dei percorsi ciclabili, grazie soprattutto a Pordenone (con 18,6 metri per 100 abitanti, più 8,6 per cento); segue Udine con 12,49 metri e Gorizia (7,31 metri). Tutti valori molto distanti dalle migliori città (46,50 metri a Reggio Emilia). Non cresce l’estensione media delle isole pedonali (0,25 metri quadrati per abitante) così come il verde fruibile in area urbana che vede tra le città migliori Gorizia e Pordenone.
“Questo nuovo rapporto sullo stato di salute delle nostre città interviene dopo il lockdown del 2020 e segnala inequivocabilmente l’assenza di una inversione di tendenza e di una vera e propria svolta nelle politiche urbane che pur erano state invocate e previste durante la pandemia – commenta Mauro D’Odorico, referente Ecosistema Urbano per Legambiente Fvg -. I dati e le relative posizioni nella classifica finale manifestano una situazione di forte rallentamento, di sostanziale staticità che sfiora quasi l’immobilismo”.
“Oggi le città devono diventare laboratorio per la giusta transizione ecologica. Devono mettere in campo soluzioni per migliorare la qualità ambientale, l’uso efficiente e circolare delle risorse, la mitigazione e l’adattamento al riscaldamento globale – è intervenuto il presidente Legambiente Fvg, Sandro Cargnelutti -. Gli esiti di Ecosistema Urbano evidenziano che questo processo in regione procede in modo lento e non sempre coerente”.