L’arresto della polizia ferroviaria di Tarvisio.
Nel corso degli accurati controlli eseguiti dal personale della Polizia Ferroviaria al valico di Tarvisio, in collaborazione con la Polizia austriaca, secondo quanto previsto dal protocollo instaurato tra le due amministrazioni, gli agenti italiani hanno tratto arresto un un rumeno di 41 anni, che ha chiesto denaro in modo molesto ed esasperante ai viaggiatori infastidendoli e non risparmiando un linguaggio offensivo nel caso in cui la sua richiesta non venisse soddisfatta. Il suo comportamento ha, pertanto, destato subito l’interesse degli operatori della Polizia Ferroviaria di Tarvisio che, in sicurezza, hanno provveduto alla sua identificazione.
Lo stesso, grazie anche ai palmari in dotazione, che permettono l’accesso istantaneo alle banche dati, è risultato colpito da un Ordine di Carcerazione emesso dal Tribunale di Genova del maggio del 2016, dovendo infatti espiare un periodo detentivo di 1 anno, tre mesi e 15 giorni. Al termine degli adempimenti di rito, l’uomo è stato, dunque, trasferito al Carcere di Udine a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso della settimana che si è conclusa con l’arresto del molestatore, la Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, attraverso le sue articolazioni territoriali, ha inoltre identificato 884 persone, 401 delle quali cittadini stranieri, di cui tre in posizione irregolare. Sono state indagate 16 persone in stato di libertà e sono state elevate alcune contravvenzione al Regolamento di Polizia Ferroviaria ed al Codice della Strada.
Nello stesso lasso di tempo la Polfer ha effettuato 66 servizi di scorta a treni viaggiatori e scortato 140 convogli, eseguendo, inoltre, 27 pattugliamenti lungo linea ed 11 antiborseggio nelle stazioni.
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