Le nuove linee guida per ristoranti e stabilimenti balneari.
Il coronavirus impone, per forza, un cambiamento delle nostre vite in futuro. E così, anche gesti in precedenza “naturali” come andare in spiaggia o concedersi una cena fuori dovranno sottostare a nuove regole del gioco. E nulla, almeno per un po’, non sarà più come prima. Oggi, sono arrivate le linee guida di Inail, Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute che disciplinano alcuni settori per i tempi in arrivo.
Un primo comparto è quello della ristorazione. Nel documento tecnico pubblicato sul sito Inail, vengono determinati tutti i nuovi parametri per l’attività. Distanze prefissate fra i tavoli, spazi ben definiti per i clienti, prenotazioni, buffet “al bando”: sono queste alcune delle novità previste.
Ristoranti, la riorganizzazione nei dettagli.
Nuove linee guida sono state tracciate anche per gli stabilimenti balneari e le spiagge libere. Mentre si attende di conoscere la data di avvio della stagione estiva, e negli arenili si continua a preparare tutto al meglio, sono stati definiti i criteri per l’accesso alle spiagge. Distanze prefissate tra un ombrellone e l’altro, no ad attività sportive-ludiche di gruppo, anche qui prenotazioni obbligatorie: ecco alcuni esempi di quanto stabilito.
I criteri per una giornata al mare.
Norme che, però, non piacciono a tutti. La riorganizzazione, infatti, appare tutt’altro che facile e, soprattutto tra i ristoratori del Friuli, sono molti quelli che potrebbero decidere di gettare la spugna. Il futuro, per i locali e per le spiagge, è insomma tutto da scrivere.