Ancora viva la memoria per i 250 soldati caduti.
La presenza del Consiglio regionale alla 102° commemorazione della battaglia di Flambro (frazione del comune di Talmassons) combattuta nella notte del 30 ottobre 1917 dal 2° Reggimento dei Granatieri di Sardegna per cercare di arrestare l’avanzata da Caporetto dell’esercito austroungarico “vuole testimoniare l’importanza di fare memoria di quell’impresa che costò la vita a 250 soldati, per consegnare alle nuove generazioni il senso di parole come sacrificio personale per gli altri e dovere, che racchiudono valori che possono far credere e dare speranza in un’Italia e in una comunità regionale migliori”.
Il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin lo ha detto intervenendo al termine della Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale di Flambro, prima della sfilata attraverso il paese, con l’alzabandiera e la deposizione di corone d’alloro al monumento ai Caduti, all’Erma del colonello Emidio Spinucci e alla chiesetta di San Giovanni, detta ‘dei Granatieri’ perché in quel tempo vi venivano ricoverati i soldati feriti.
Una cerimonia, accompagnata dalla Banda Rossini di Castions di Strada, che ha visto la presenza del generale Francesco Bonaventura e dei granatieri che oggi fanno parte dell’associazione regionale presieduta da Nicola Puntoni e inoltre, anche di un combattente come Alberto Battelli, classe 1920, in prima fila insieme con il sindaco di Talmassons Fabrizio Pitton e sindaci e amministratori dei comuni di Bertiolo, Camino, Castions, Codroipo, Lestizza, Sedegliano.
Di battaglia di orgoglio aveva parlato il generale Bonaventura ricordando quel combattimento e l’eroico sacrificio dei granatieri che poi – ha aggiunto – diedero gloria all’impresa di Fiume nel 1919.
Tutto a Flambro parla dei Granatieri e del legame che la popolazione ha con loro, uniti a doppio filo alla storia di questa terra – ha detto a sua volta il sindaco Pitton -: qui, oltre alla chiesetta, ci sono una strada intitolata ai granatieri e anche la scuola inaugurata nel 1937 con un busto del colonello Spinucci. Un susseguirsi nel tempo di attestati di ammirazione, e anche questa commemorazione è un modo per dire loro grazie e per tenere alto il senso del tricolore.
Una gratitudine e un legame da trasmettere in un passaggio intergenerazionale, perché fare memoria significa dare alle persone e soprattutto alle nuove generazioni gli strumenti per valutare fatti storici iniziando dalle proprie comunità – ha sottolineato ancora il sindaco parlando dell’iniziativa avviata con le scuole per la realizzazione di un francobollo dedicato al valore dei granatieri. Vi hanno partecipato 150 ragazzi della V, e gli elaborati sono esposti nel Teatro dei Piccoli di Flambro in attesa della premiazione che avrà luogo nella scuola primaria di Talmassons il 4 novembre, giornata dedicata alle Forze Armate.
Scambio infine di doni. Il presidente Zanin ha donato al generale Bonaventura e al presidente dell’Associazione granatieri il sigillo del Consiglio regionale e il gagliardetto della Regione FVG. Dal generale al presidente dell’Assemblea regionale e al sindaco il diario che racconta l’inizio dell’impresa di Fiume, e al Comune di Talmassons la foto che ritrae don Luigi Quadri cappellano del 2° Reggimento che benedice la lapide che sulla facciata della chiesetta ricorda il colonnello Spinucci e i granatieri che in questo luogo furono curati durante il conflitto.