Nell’aula bunker di Rebibbia si respira un’aria carica di emozione e dolore. Paola Deffendi, la madre di Giulio Regeni, è stat chiamata a ripercorrere davanti alla corte il dramma che ha travolto la sua famiglia nove anni fa: il sequestro, la tortura e l’omicidio del giovane ricercatore friulano in Egitto.
“Tutta la brutalità su di lui”
Con voce ferma, ma intrisa di sofferenza, Paola ha raccontato del momento in cui vide il corpo di Giulio per la prima volta, dopo il suo rientro in Italia. “Mi sono chiesta: Ma cosa ti hanno fatto?. Eri andato in Egitto pieno di passione, ed ecco cosa ti hanno fatto. In quel momento vidi tutta la brutalità utilizzata su di lui“, ha detto, descrivendo quel primo impatto come un confronto con “tutto il male del mondo”. La madre ha aggiunto: “Chiesi di vedere almeno i piedi, ma una suora mi disse che Giulio era un martire. Lì capii che era stato torturato”.
L’ultima chiamata e i giorni successivi
Paola ha poi ricordato l’ultima volta in cui parlò con suo figlio, il 24 gennaio 2016, tramite Skype. Giulio raccontò della rilevanza della data del 25 gennaio al Cairo, anniversario della rivoluzione egiziana. «Gli dissi di stare a casa. Lui ci rassicurò, spiegandoci che aveva fatto la spesa per giorni e che non sarebbe uscito». Due giorni dopo, il 27 gennaio, arrivò la notizia della sua scomparsa. “Mio marito mi chiamò con una voce mai sentita prima. A casa mi disse che Giulio era scomparso. Quando parlai con la console italiana, chiesi perché non ci avessero avvisato prima“.
Un contesto apparentemente sicuro
La madre ha ricostruito i viaggi precedenti di Giulio in Egitto. Il giovane aveva vissuto anche il periodo del colpo di Stato di al-Sisi e, nel 2015, sembrava percepire un clima più stabile. “Ci disse che si sentiva tutelato in quanto ricercatore straniero. Non espresse mai alcun timore. Lo sentii felice e rilassato il 15 gennaio, il giorno del suo compleanno”. Il racconto della madre di Giulio Regeni non è solo un atto di testimonianza, ma anche un grido per la ricerca della verità e della giustizia.