Caso Regeni, la Cassazione boccia il ricorso dei pm: resta il no al processo

Regeni, la Cassazione boccia il ricorso.

Rischia uno stop definitivo il processo in Italia per i quattro 007 egiziani che sono accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni nel febbraio del 2016. Ieri, venerdì 15, i giudici della Cassazione hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Roma contro la decisione del gup che l’11 aprile scorso aveva disposto, come la Corte d’Assise nell’ottobre scorso, la sospensione del procedimento disponendo nuove ricerche degli imputati a cui notificare gli atti. La conseguenza, inevitabile, è un altro stop al procedimento.

La Cassazione era chiamata ad esprimersi sull’impugnazione avanzata dai pm nella quale si chiedeva di uscire dalla “stasi processuale” che ha portato il processo ad uno brusco stop. Il no al ricorso invece non sblocca la situazione.

“Attendiamo di leggere le motivazioni ma riteniamo questa decisione una ferita di giustizia per tutti gli italiani. Come cittadini non possiamo accettare né consentire l’impunità per chi tortura e uccide“, hanno commentato i genitori di Giulio, Paola e Claudio Regeni, assistiti dall’avvocato Alessandra Ballerini.