Situazione insostenibile nelle case Ater di Pordenone.
Sono a dir poco disperati i residenti delle case Ater del quartiere Rorai Grande di Pordenone a causa dei ripetuti atti vandalici, delle innumerevoli intimidazioni, ma soprattutto delle minacce di morte che stanno diventando via via più frequenti.
Centosettanta famiglie in tutto, dislocate in un dedalo di Vie, tra Via Pontina, Via Aprilia, Via Sabaudia e Via Latina, stanno vivendo una situazione surreale di terrore a causa di un vero e proprio ‘branco’ composto da una decina di ragazzi, che fanno di tutto per intimorire soprattutto i soggetti più deboli, come anziani e disabili. Bidoni dell’immondizia incendiati, biciclette e motorini distrutti, porte di casa prese a calci e pugni, petardi lanciati sui balconi delle case al piano terra.
E ancora, affronti, insulti e minacce a persone anziane e disabili. Italiani e stranieri, la loro fascia di età va dagli 11 ai 20 anni circa e sembra che tutte le richieste di aiuto e le denunce alle autorità competenti siano man mano cadute nel vuoto, concludendosi ad oggi, in un nulla di fatto.
“Questa situazione di disagio va avanti da un anno, ma negli ultimi mesi le cose sono ulteriormente precipitate – racconta una residente – . Siamo arrivati al punto tale di non uscire più di casa, per paura di questi personaggi che non ci pensano due volte a diventare violenti ed aggressivi”. “Martedì notte, mentre ero a letto, ho sentito suonare il campanello di casa mia. Era uno di loro, che mi accusava di aver lanciato un sasso addosso ad un loro amico, cercando lo scontro ad ogni costo. “Hanno insultato sia me che mia moglie “, racconta un altro residente della stessa palazzina. Una situazione che sta diventando insostenibile nonostante le tante segnalazioni e le richieste di aiuto dei residenti.