Casapound in consiglio regionale a Trieste.
Una dozzina di militanti di Casapound, il movimento di estrema destra, ha fatto irruzione oggi in consiglio regionale a Trieste. Muniti di due bandiere italiane si sono introdotti nell’aula di Palazzo Oberdan, protestando contro i “troppi migranti in Fvg”.
Con tanto di megafono, i militanti hanno letto un comunicato contro le politiche di immigrazione. Nel mirino anche la rotta balcanica, problema quanto mai spinoso in regione in questo periodo. Ieri e oggi, i migranti ospiti dell’ex caserma Cavarzerani di Udine hanno inscenato delle proteste contro le condizioni in cui si trovano “reclusi”.
Il blitz è stato accolto con preoccupazione da Cristiano Shaurli, segretario del Pd Fvg, presente in aula all’arrivo dei simpatizzanti del movimento di estrema destra. “L’occupazione di forza dell’aula del Consiglio regionale da parte di CasaPound è un episodio senza precedenti, un gravissimo attacco alle Istituzioni di cui bisogno aver chiara la portata sovversiva, la gravità e pericolosità. È semplicemente inaccettabile che un manipolo di fascisti si introduca illegalmente con megafoni nel Consiglio regionale e interrompa i lavori di una commissione con atteggiamenti intimidatori“.
Rilevando che “tutti insieme per fortuna si è stigmatizzato quando accaduto”, l’esponente dem sottolinea che “rimane l’errore del presidente della commissione, dell’assessore e di molti consiglieri, che sono rimasti immobili senza reagire ad ascoltare, in un’aula illegalmente occupata, i proclami di beceri fascisti. Così rischiamo di legittimare atti violenti che – ammonisce Shaurli – infrangono le regole della democrazia. Mi auguro che l’istituzione Regione denunci immediatamente i responsabili“.