L’dea della cooperativa Cramars.
Nei comuni di Amaro e Cavazzo Carnico, si è appena concluso il progetto “Borse Lavoro Giovani 2019” realizzato da Cramars, la cooperativa per la formazione professionale, lo sviluppo locale e l’innovazione sociale in Carnia e nell’Alto Friuli.
Sette, e di età compresa fra i 18 e i 23 anni, i ragazzi coinvolti nel progetto che hanno seguito un percorso di formazione e lavoro finalizzato alla promozione della cultura e della storia del territorio delle due località carniche attraverso la raccolta delle testimonianze dei residenti più anziani.
Promosse dal sindaco Laura Zanella e l’assessore Edi Mainardis di Amaro, e dal sindaco Gianni Borghi e dall’assessore Marco De Barba di Cavazzo Carnico e finanziate dai due Comuni, le Borse Lavoro Giovani hanno molteplici obiettivi: valorizzare e conservare la memoria storica locale attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini più giovani e anziani della comunità, promuovere lo scambio intergenerazionale, aumentare la sensibilizzazione alla tutela del patrimonio locale, scoprendo specifiche radici storiche nella realtà presente anche attraverso l’utilizzo dei nuovi media, e, infine, favorire e incoraggiare l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro.
“La distanza tra vecchie e nuove generazioni sta diventando sempre più marcata. Infatti, da un lato stiamo assistendo a un’avanzata inarrestabile delle nuove tecnologie e, dall’altro, a una violenta perdita delle proprie radici e tradizioni” ha precisato Stefania Marcoccio, presidente di Cramars – ” nato proprio da questa consapevolezza, il progetto Borse Lavoro Giovani 2019 ha valorizzato il dialogo intergenerazionale e ha rafforzato l’identità culturale e civile dei ragazzi attraverso il recupero della relazione con i cittadini più anziani.”
L’iniziativa ha rappresentato un’esperienza positiva di cittadinanza attiva e ha visto il susseguirsi di molteplici fasi.
Una prima fase di coordinamento e addestramento dove Cramars ha individuato, di concerto con il Comune di Amaro e Cavazzo Carnico, le tematiche della ricerca e i testimoni chiave da intervistare. Una volta definiti gli obiettivi di progetto sono state attivate le due figure di sovrintendenza dei lavori: il Coordinatore scientifico e il tutor che hanno affiancato i ragazzi per tutta la durata dell’iniziativa. Infatti, la raccolta di interviste e di altro materiale come foto, scritti e disegni è stata sempre condotta con metodo scientifico. Sono stati, inoltre, attivati corsi di preparazione alla tecnica dell’intervista e workshop sulla redazione scritta del testo orale.
I giovani hanno così acquisito le competenze necessarie per svolgere queste indagini come dei veri reporter, anche attraverso l’utilizzo di supporti audiovisivi. Terminata la fase di formazione, i sette ragazzi sono poi stati organizzati in squadre per condurre le interviste ai cittadini più anziani sulla base delle tematiche d’indagine individuate dalle Amministrazioni Comunali insieme a Cramars. Un lavoro che ha impegnato i giovani per sessanta ore, in tre settimane.
La fase finale del progetto ha poi visto la promozione e la diffusione del video realizzato dai ragazzi, in due due incontri distinti, ad Amaro e a Cavazzo Carnico, davanti a un pubblico di oltre 50 persone.
“Borse Lavoro Giovani 2019 è stata un’esperienza nuova dove la diversa età è stata accolta come una ricchezza”- ha concluso Stefania Marcoccio – “una scommessa vinta sia per i giovani, che hanno avuto un primo approccio pratico al mondo del lavoro, sia per tutto il territorio che, da questo dialogo intergenerazionale, ha riscoperto il ruolo fondamentale della memoria storica dei nostri concittadini più anziani”.
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