Il Giro d’Italia in Carnia.
Spettacolo doveva essere, spettacolo è stato. L’arrivo del Giro d’Italia sullo Zoncolan non ha tradito le attese, mettendo a dura prova i ciclisti che si sono inerpicati sulle montagne della Carnia.
La carovana rosa è arrivata oggi in Friuli, in occasione della 14esima tappa partita da Cittadella, in Veneto, e terminata appunto sullo Zoncolan. Quest’ultimo si è confermato il “Kaiser”, in particolare nell’ultimo chilometro del tracciato: i corridori hanno faticato, e non poco, sui pedali, a riprova di quanto la vetta carnica sia un approdo molto temuto dagli atleti.
A tagliare il traguardo per primo, quando erano scoccate esattamente le 17, è stato Lorenzo Fortunato, bolognese della Eolo-Kometa, che ha dipinto d’azzurro lo Zoncolan. Ci voleva, perché ad attendere la carovana rosa in cima c’erano nebbia e basse temperature. In mattinata è arrivata anche un po’ di pioggia, che però poi ha dato tregua a ciclisti e spettatori.
A proposito di pubblico, in vetta ad attendere i corridori c’erano 1.000, fortunati spettatori. Molti altri si sono posizionati lungo il tracciato e non è mancato il calore degli spettatori, tra incitamenti, striscioni e palloncini rosa a salutare il passaggio della corsa. Da Villa Santina ad Arta Terme, passando per Sutrio ed Enemonzo, la Carnia ha accolto ancora una volta la corsa con entusiasmo.
Un altro grande successo per Enzo Cainero, patron delle tappe in Fvg del Giro d’Italia. E domani, con i 147 chilometri tra Grado e Gorizia, ecco un’altra bella vetrina per la nostra regione.