Il consigliere Fvg della Lega Bernardis chiede soluzioni.
Le troppe cause e pratiche giudiziarie e civili legate ai richiedenti asilo del Cpr di Gradisca contribuiscono ad appesantire le carenza del personale in servizio al Giudice di pace di Gorizia a discapito dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Ne è convinto il consigliere regionale della Lega Nord Diego Bernardis.
“È già passato un anno dalla denuncia delle pesanti carenze di personale attualmente in servizio al Giudice di Pace di Gorizia – denuncia –. Anche a causa dalla chiusura delle sedi di Monfalcone e Gradisca, ma soprattutto per la moltitudine di pratiche di carattere giudiziario, penali, amministrative e civili, connesse agli immigrati irregolari del Cpr di Gradisca di Isonzo, è urgente sbloccare la situazione e arrivare quanto prima all’assegnazione di personale per la sede goriziana”.
In particolare, Bernardis ritiene opportuno “in queste fasi così delicate, che gli uffici del Giudice di Pace di Gorizia possano occuparsi anche dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Invece, i circa 90 immigrati irregolari in attesa di espulsione ospitati presso il Cpr di Gradisca di Isonzo – attacca il consigliere – hanno un impatto molto pesante e incidono negativamente anche sui servizi ordinari degli uffici giudiziari. Nel 2020 si sono svolte ben 125 udienze e sono stati gestiti circa 1150 procedimenti giudiziari. Davanti a questa imponente mole di lavoro, occorre quanto prima che arrivi del personale in supporto al magistrato e ai cinque dipendenti amministrativi attualmente impiegati”.
Benché la Regione “abbia già fatto la sua parte per contribuire a risolvere la problematica autorizzando l’utilizzo di personale regionale a supporto degli uffici giudiziari, fra cui la sede del Giudice di Pace di Gorizia e nonostante la visita a Trieste dello scorso settembre del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, a cui è stata esposta la problematica – conclude Bernardis –, non è ancora stato raggiunto l’atteso accordo fra i vertici degli uffici giudiziari del distretto affinché le procedure di assegnazione del personale regionale possano al più presto attivarsi e concludersi”.