La vicenda del carabiniere in Friuli.
“Sulla base delle informazioni in possesso dei clinici, allo stato attuale nulla si può affermare su un eventuale nesso di causalità tra i due eventi”. Lo comunica la direzione dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale in merito alla vicenda del carabinieri morto per un aneurisma a soli 46 anni.
L’azienda ricostruisce il ricovero del militare. “Entrato la scorsa notte in urgenza per compromissione dello stato neurologico, eseguita una TAC cerebrale veniva riscontrata una estesissima emorragia cerebrale – spiegano -. È stato ricoverato in terapia intensiva, intubato e sottoposto a trattamento intensivo. Ciò nonostante sono rapidamente comparsi i segni di morte cerebrale per cui è stata avviata la commissione per l’accertamento che si è conclusa oggi alle 18,45″.
Il paziente era stato vaccinato in data 4 marzo con il vaccino Astra Zeneca. “L’emorragia cerebrale è purtroppo un evento abbastanza frequente nei pazienti che vengono ricoverati in terapia intensiva. Anche in questi giorni vi sono stati altri decessi di pazienti affetti dalla medesima patologia”, conclude l’Au Fc.