Il progetto nelle scuole del Friuli.
Le hanno chiamate Imperfetto, Star, Capsula 22, Piper, Gerry e Rita, sono le 6 capsule del tempo, chiuse e sigillate, che i circa 150 ragazzi coinvolti nel progetto educativo e didattico “Il filo e le tracce” hanno consegnato agli amministratori dei Comuni partner di Cormons, Fagagna, Latisana, Nimis, Palmanova e Cervignano del Friuli, strappando loro una promessa: custodirle e renderle visibili solo ai posteri in precise date, a partire dal 2035 e fino al 2072.
Quelle piccole “casseforti” – contenenti il video realizzato a conclusione dell’attività laboratoriale e alcuni messaggi al futuro lasciati dagli studenti – sono custoditi all’interno di biblioteche o sale consiliari, sotterrati in giardini, o in piazza.
“È stato bello vedere la partecipazione attiva dei ragazzi, che si sono messi in gioco portando dei pezzetti importanti della loro vita sotto forma di fotografie, scritti, racconti, registrazioni audio. Ma è stato altrettanto piacevole vedere l’attenzione e la sensibilità delle amministrazioni coinvolte – ha fatto sapere Simone Ciprian, presidente dell’associazione culturale Bottega Errante, che ha ideato il progetto in collaborazione con le cooperative sociali Damatrà e Itaca, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia -. Grazie a questo progetto crediamo di aver fatto capire agli studenti che la storia studiata sui libri e talvolta tacciata come noiosa, in realtà è tutt’altro che noiosa. Perché è fatta di persone, esattamente come loro”.
Le scuole.
Otto le classi coinvolte in 7 scuole: 2^E Scuola secondaria di primo grado Pietro Zorutti di Palmanova, 2^AER Istituto Nobile Aviation College di Fagagna, 1^D Scuola secondaria di primo grado Angelo Angeli di Tarcento, 1^B Scuola secondaria di primo grado Giovanni Randaccio di Cervignano del Friuli, 2^A e 2^B Scuola secondaria di primo grado Tita Gori di Nimis, 3^B Scuola secondaria di primo grado Cesare Peloso Gaspari di Latisana, 1^A Scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli di Cormons.
Il progetto.
“Il filo e le tracce” è un’iniziativa destinata alle scuole secondarie di primo e secondo grado che si fondata sull’idea che le opere d’arte, compresa la letteratura, siano rappresentazione della realtà. A partire da questa considerazione, l’obiettivo principale del progetto è stato quello far incontrare gli studenti con gli autori, i libri, le storie e la Storia. Grazie all’incontro (anche solo virtuale) con gli autori friulani Antonella Sbuelz, Chiara Carminati e Paolo Patui, gli studenti hanno potuto moltiplicare i propri punti di vista e comprendere le motivazioni che portano a decidere di scrivere di Storia.
Ma soprattutto hanno potuto far tesoro dell’approccio umano che ha condizionato le singole scelte autoriali, elemento, questo, difficile da ricavare dai manuali e che invece ha permesso loro di aprire gli orizzonti temporali e spaziali conducendoli nella fase 2 del progetto, durante la quale hanno potuto fare altre esperienze attraverso le letture proposte da una più ampia bibliografia di scrittori nazionali e non solo, nelle quali rintracciare e analizzare il contenuto storico, il metodo e la documentazione che ha generato i testi.
Non solo: è stato proposto loro di far tesoro dei modelli analizzati provando a collocare le proprie esperienze di vita nel flusso della storia. Gli studenti sono stati quindi chiamati a raccontare i “tempi interessanti” – ovvero quelli che potranno far parte, un domani, della storia – vissuti in prima persona, cercando nella letteratura le suggestioni e gli strumenti per narrare gli accadimenti a partire da un punto di vista particolare e personale.