Il crollo dei prezzi della carne di maiale in Friuli.
L’andamento dei prezzi della carne di maiale pesante da macello del circuito tutelato (Dop e Igp), quotati ogni settimana nell’ambito della commissione unica nazionale di Mantova, sono in costante calo e ormai è stata accumulata una flessione del 27 per cento, da ottobre a oggi. Lo rimarca Confagricoltura Fvg in merito alla grave crisi del settore suinicolo.
“Ciò significa che, in un anno, abbiamo perso un valore pari a 60-70 euro a capo – sottolinea David Pontello, responsabile del comparto suinicolo di Confagricoltura Fvg -. Le cause sono molteplici, ma gli allevatori sono in grande difficoltà. I consumi di carne, in Italia, sono in costante diminuzione; per motivi economici, aumentano le importazioni dall’estero; la Cina ha dirottato parte dei suoi acquisti italiani verso altri Paesi. Finora, gli allevatori del circuito Dop (San Daniele, Parma) sono riusciti a stare a galla ma, adesso, anche qualche salumificio della filiera è in difficoltà”.
Tutte situazioni che stanno modificando la suinicoltura del Friuli VG la quale, negli ultimi 5 anni, ha visto ridurre il numero degli allevamenti del 19,7 per cento (ora sono 1.533; erano 1.910, nel 2013) e il numero dei capi allevati del 2,1 per cento (attualmente sono 240.600).
“È assolutamente necessario ridurre la pressione burocratica sugli allevamenti – aggiunge Pontello -, per non aggiungere ulteriori costi di gestione in una situazione già molto difficile. Poi, serve mettere in atto una serie di accordi con altri Paesi, anche extraeuropei, per promuovere l’esportazione delle eccellenze “Made in Italy”, come è stato fatto di recente con il Ceta (che riguarda il Canada) e il Giappone”.