L’indagine sul caso delle calcioscommesse che coinvolge il portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, si allarga, accendendo i riflettori anche su altre partite giocate dall’estremo difensore. Al centro dell’inchiesta resta la gara Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024, vinta dai friulani per 1-2, ma gli investigatori stanno ora esaminando episodi risalenti alle ultime due stagioni, con particolare attenzione ai cartellini gialli ricevuti dal portiere nigeriano.
I sospetti sulle ammonizioni.
Tutto è partito dall’ammonizione di Okoye al 19’ del secondo tempo nella sfida contro la Lazio. Secondo quanto emerso dalle indagini, la scommessa incriminata prevedeva proprio che il portiere venisse ammonito prima del fischio finale. Questo evento ha innescato l’allarme grazie a un algoritmo della Snai, che ha rilevato anomalie nelle puntate effettuate su quella specifica eventualità.
Come riporta il Messaggero Veneto, ora stanno ora esaminando anche altre due ammonizioni ricevute da Okoye: la prima durante Bologna-Udinese del 28 aprile 2024, terminata 1-1, e la seconda in Bologna-Udinese del 18 agosto 2024, chiusa con lo stesso risultato. Entrambe le partite sono ora sotto la lente per verificare se possano nascondere dinamiche simili a quelle già emerse.
Le partite di Okoye sotto la lente.
La posizione di Okoye è diventata particolarmente delicata, con la Procura che ha deciso di analizzare tutte le partite giocate dal portiere con la maglia dell’Udinese dalla sua prima apparizione, datata 30 dicembre 2023, contro il Bologna (vittoria per 3-0).
Le verifiche riguardano sia eventuali nuove segnalazioni emerse dalle puntate effettuate, sia testimonianze che possano contribuire a chiarire il quadro. La polizia giudiziaria sta esaminando le ricevute delle giocate sequestrate durante le perquisizioni effettuate nelle abitazioni e negli esercizi commerciali degli indagati.
Gli altri indagati.
Oltre a Maduka Okoye, sono finiti nel registro degli indagati Diego Giordano, titolare della pizzeria Biffi di Udine, l’imprenditore Mario Bordon e Zhang Lingling, gestore di un punto Snai in viale Tricesimo. Gli indagati sono stati sottoposti a perquisizioni mirate a rintracciare le ricevute delle puntate incriminate. Tra i reperti analizzati, gli investigatori sono alla ricerca di conferme sul coinvolgimento diretto dei soggetti nella manipolazione degli eventi sportivi.