Bruno Macchi fermato per l’omicidio di Luca Tisi.
E’ Bruno Macchi il giovane in stato di fermo da ieri con l’accusa di aver ucciso Luca Tisi a Udine. Ventottenne italiano e originario del Brasile, è stato accompagnato in Questura ieri mattina dopo l’operazione della polizia in via via Tiberio Deciani. Il ragazzo è stato sottoposto a un lungo interrogatorio e, alla fine della giornata, il magistrato ha disposto il suo fermo di indiziato di delitto per l’ipotesi di omicidio.
Le indagini.
L’indagine è stata condotta dalla Squadra mobile della Questura di Udine. Il sospettato, che in Friuli ha lavorato come cameriere in locali e ristoranti di Udine e Lignano, è stato bloccato insieme al suo coinquilino, che tuttavia non è coinvolto nel delitto ma sono state riscontrate irregolarità nel suo soggiorno in Italia e per questo è stato accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca.
Durante il weekend erano emerse immagini di un sospettato riprese da sistemi di videosorveglianza della zona, ma la persona non era riconoscibile. Successivamente, grazie ad altre registrazioni, è stata possibile un’identificazione e una prima parziale ricostruzione di quanto è accaduto all’alba di sabato tra via Ermes di Colloredo, viale Volontari e via San Daniele.
Il blitz e il fermo.
Ieri mattina gli agenti hanno atteso che Bruno Macchi uscisse di casa per bloccarlo. Il ragazzo si è mostrato collaborativo, mentre il coinquilino ha cercato di fuggire ma è stato bloccato subito dopo. La polizia ha perquisito la casa e sequestrato numerosi reperti, tra cui vestiti, documenti, ma anche una bicicletta e un coltello che potrebbe essere l’arma del delitto.
L’interrogatorio di Macchi è durato diverse ore, durante il quale il magistrato ha ravvisato “gravi indizi di reità a carico dell’uomo” e ha disposto il fermo di indiziato di delitto. Il giovane è stato quindi accompagnato nel carcere di via Spalato.