Gli arresti della polizia di Udine.
Sono poco più che ragazzini come ragazzini erano le loro vittime. Un vero e proprio branco che colpiva in diverse zone di Udine. Senza scrupoli, facendosi forza del fatto che fossero in gruppo e nel caso questo non bastasse passando ai calci e ai pugni. In un caso esibendo addirittura una pistola giocattolo.
Per gli studenti di Udine erano diventati una specie di incubo. La polizia, al termine di un’indagine della squadra Mobile, ha arrestato 4 giovani, su disposizione del Gip del tribunale per i Minori. Le accuse per loro sono pesantissime: rapina aggravata, tentata rapina, atti persecutori e lesioni personali. Le indagini, denominate Generazione Z, erano iniziate lo scorso ottobre, dopo la prima denuncia.
Presa la baby gang che terrorizzava i coetanei a Udine
Le vittime venivano scelte a caso. Nei fast food, nei giardini pubblici, alla stazione dei treni e delle corriere. Le accerchiavano, le minacciavano e si facevano consegnare quello che avevano: il cellulare, la collanina, i pochi euro che avevano in tasca, scarpe o vestiti e persino dei panini.
In alcuni casi il branco agiva con la complicità di alcuni ragazzi più grandi, maggiorenni. La vittima designata subiva passivamente l’aggressione, gelato dalla paura di conseguenze maggiori. In tutto 6 episodi tra ottobre e febbraio.
Oggi sono scattate le misure cautelari per la baby gang. Due ragazzi di 15 e 16 anni sono stati assegnati agli istituti penali minorili, mentre altri due di 15 e 17 anni saranno convocati nella Comunità per minori fuori regione. Nell’ambito della stessa attività, sono state eseguite le perquisizioni nei confronti di altri 10 minori.