Il boato sentito sopra Udine.
Un boato. Qualcuno dice di averne sentiti anche tre in successione. Questa volta le segnalazioni sono arrivate dalla periferia sud di Udine, ieri sera, poco prima di andare a letto. Si tratterebbe di un ennesimo caccia dell’areonautica militare, che ha sfondato la barriera del suono, il cosiddetto bang sonico. Dopo l’episodio registrato ieri nella zona di Chioggia, quindi, il caccia F-2000 Eurofighter del 51esimo Stormo dell’Aeronautica Militare ha ripetuto le esercitazioni sui cieli del Friuli.
L’aereo da combattimento italiano di stanza a Istrana (Treviso), era partito, ieri pomeriggio, per una missione di volo pianificata nella zona. Il volo, regolarmente autorizzato e condotto nel rispetto delle regole in vigore, rientra, infatti, tra le normali attività addestrative per il mantenimento della prontezza operativa dei Reparti impegnati nella difesa dello spazio aereo nazionale. Il bang sonico era avvenuto a circa 14mila metri di quota. L’aeronautica militare “assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri Paesi appartenenti alla Nato”.