Le regole per la fase due.
del Friuli
La speranza degli esercenti è sempre viva. Il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha promesso di continuare il “pressing” sul Governo per anticipare in regione il cronoprogramma fissato da Roma. Un annuncio che ha riacceso le speranze di molti imprenditori.
Fedriga ha annunciato la richiesta di poter aprire l’11 maggio i negozi, anziché una settimana dopo, e il 18 del mese bar, ristoranti e servizi per la persona, quali i parrucchieri. Nel caso di queste ultime tipologie di esercizi, il “semaforo verde” deciso dal Governo è stato fissato per il 1° giugno, ma da tempo le associazioni di categoria chiedono di ripartire al più presto per scongiurare conseguenze pesanti. “In sicurezza, ma ripartiamo”: questo il messaggio di Fedriga allo Stato.
In attesa di sapere se l’appello troverà risposta positiva, baristi, ristoratori e parrucchieri si stanno attrezzando. Molti, del resto, hanno già dato il via al servizio da asporto. I tavoli al ristorante dovranno essere più scaglionati e il personale dovrà indossare protezioni individuali e guanti. Il gel igienizzante sarà un altro “must”. Tavoli e sedie dovranno essere distribuiti in modo tale che ci sia una distanza di almeno 2 metri. Il distanziamento sociale obbligatorio imporrà anche il taglio dei coperti: la riduzione sarà anche del 50%. Nei locali si lavora già per riorganizzare gli spazi.
Anche parrucchieri, barbieri e centri estetici si preparano alla loro agognata “fase due”. Pure per loro, la vita cambierà con le nuove norme: mascherine, naturalmente, ma anche guanti da cambiare per ogni cliente, occhiali e visiera per trattamenti da meno di un metro. E potrà entrare un solo cliente alla volta. Importante anche la sanificazione costante dei locali, più volte al giorno.
Ecco, in sintesi, alcune delle ultime direttive trapelate in vista della riapertura al pubblico di questi esercizi. Le attività ancora chiuse a causa del lockdown, intanto, smaniano per ripartire.