L’indagine della Questura di Pordenone.
Nella mattinata del 22 luglio, personale della Questura di Pordenone, Divisione Ufficio Polizia Amministrativa e di Sicurezza e Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Squadra Volante, hanno eseguito il provvedimento di sospensione per 45 giorni della licenza del pubblico esercizio “Bar Grattacielo”, chiusura temporanea disposta dal Questore della provincia di Pordenone Marco Odorisio.
Il provvedimento amministrativo si è reso necessario essendo stati accertati gravi fatti riguardanti la sicurezza pubblica, l’incolumità delle persone, oltre che la salvaguardia dei minori. Infatti, nella nottata di lunedì 13 luglio, alle ore 4.30 era arrivata una richiesta di intervento alla Sala Operativa della Questura per la presenza di ignoti che stavano armeggiando su una porta di un’abitazione.
Immediatamente erano intervenuti sul posto due equipaggi delle volanti che identificavano tre cittadini romeni, due uomini ed una donna, in evidente stato confusionale da intossicazione alcolica e la donna aveva con sé il figlio di appena 4 anni.
Secondo le indagini, già nel pomeriggio di domenica 12 luglio, la giovane donna, unitamente a due suoi amici e con il figlioletto di appena 4 anni, si era intrattenuta presso il bar incriminato per oltre dodici ore, assumendo bevande alcoliche e super alcoliche sino alla tarda notte del giorno successivo.
La stessa titolare del bar, noncurante dello stato di ubriachezza della giovane e dei suoi conoscenti, ha continuato a somministrare alcolici, mentre il bambino di 4 anni permaneva anch’egli all’interno del bar, ininterrottamente per tutto il pomeriggio, la sera e la nottata del giorno seguente.
La titolare è stata indagata in stato di libertà per avere somministrato bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza. Incolumità pubblica messa, altresì, a repentaglio dalla circostanza che alle 4 circa di lunedì 13 luglio, il terzetto di ubriachi con il bimbo di 4 anni, si era messo in strada con la vettura di uno di essi.