Le bandiere verdi e quelle nere di Legambiente in Friuli.
Quattro bandiere verdi, ma anche altrettante nere, in Friuli. È l’esito del monitoraggio della Carovana delle Alpi di Legambiente, che anche quest’anno ha assegnato i suoi vessilli ad attività imprenditoriali, associazioni, comunità, consorzi, Comuni e Regioni dell’arco alpino distintisi in positivo e in negativo in tema di sostenibilità.
Partiamo con le brutte notizie, cioè le bandiere nere. La prima è stata assegnata all’amministrazione comunale di Pontebba per il sostegno a un progetto privato di sfruttamento idroelettrico del fiume Fella, celebrato, specie un tempo, per il colore delle sue acque. “La centrale – precisa Legambiente – allontanerebbe definitivamente l’obiettivo di qualità ecologica previsto dalla direttiva acque”. Il secondo vessillo negativo è assegnato alla Parrocchia di Zuglio e al Ministero dei Beni Culturali, per la mancata tutela del Colle e della Pieve di San Pietro, interessate da opere e interventi privi di specifica autorizzazione in un sito vincolato dalla Soprintendenza alle Belle Arti, e segnalati da Legambiente.
Vessillo nero al Servizio Idraulica della Regione Fvg, per i recenti interventi “urgenti” di “protezione civile” sui corsi d’acqua montani, in particolare sul bacino del Tagliamento, eseguiti senza passare il vaglio di uno screening ambientale, con estirpazione, ad esempio, di ogni tipo di vegetazione. Infine, bandiera nera alla Direzione Centrale Risorse Forestali della Regione Fvg, per i progetti di strade forestali spesso ingiustificate e pesantemente impattanti su luoghi di grande interesse naturalistico, che rischiano di compromettere la stabilità dei versanti, di comportare notevoli spese per la manutenzione, interferire con sentieri esistenti e banalizzare il paesaggio.
Quattro, invece, le bandiere verdi. Si segnala la rete di imprese Abete bianco del Friuli – “FriûlDane”, che aggrega otto imprese della filiera bosco-legno per valorizzare prodotti in abete bianco in una logica di cooperazione, economia circolare e alta sostenibilità ambientale: un progetto pilota di filiera “efficiente”, con ridotte emissioni di CO2. Il secondo riconoscimento va al Comune di Pinzano al Tagliamento per gli interventi di manutenzione e ripristino del paesaggio che permesso di valorizzare siti d’interesse storico, attraverso ad esempio la bonifica da vegetazione aliena, l’impiego di capre “giardiniere” per mantenere la condizione di prato, l’installazione di panchine (recuperate da bancali di scarto) in posizione strategica sui colli di Pinzano.
Bandiera verde anche per il progetto di rinascita del Comune di Tramonti di Sotto, che passa per l’arte e la rigenerazione urbana contro la marginalizzazione di un antico borgo fantasma. Infine, premiato anche il Consorzio delle Valli e Dolomiti Friulane, che coniuga valore economico e sociale con rispetto dell’ambiente, coinvolgendo realtà produttive, istituzioni e residenti in un modello che conta 25 aziende agricole, zootecniche e forestali, attento a formazione, inclusione e cura del paesaggio.
In totale, su scala italiana, la Carovana delle Alpi ha assegnato 19 bandiere verdi e 12 nere.