Aumentano le truffe nel trading online: ecco come riconoscerle

Secondo recenti statistiche, nell’anno appena trascorso, le truffe nel trading online sono risultate in deciso aumento rispetto alla tendenza media: in particolare, da uno studio condotto da MigliorBrokerForex.net emerge che i casi di raggiro da parte di società, che erogano -o erogavano- servizi finanziari, sono quasi triplicati.

Questo trend è dovuto principalmente al fatto che negli ultimi tempi molti nuovi investitori si sono avvicinati a tale settore, sia per cercare rendimenti più soddisfacenti rispetto a ciò che offrono le asset class tradizionali, sia per impiegare fruttuosamente il maggior tempo libero a disposizione, dovuto alle restrizioni imposte dall’emergenza pandemica. Tuttavia, un altro fattore che potrebbe aver inciso è la presenza, estremamente aggressiva, di pubblicità ingannevoli che invadono quotidianamente diversi canali di comunicazione.

In questi casi, le armi più efficaci a disposizione del consumatore sono la formazione e l’informazione, come del resto accade in qualsiasi altro ambito. A tal proposito può risultare molto utile consultare le risorse disponibili in rete, ad esempio una community specializzata, come il forum di migliorbrokerforex.net, uno strumento particolarmente indicato per tutti i risparmiatori che vogliano investire in modo consapevole.

Naturalmente, la prima cosa da chiarire è che l’attività di trading online non è assolutamente, di per sé, una truffa, anzi approcciata con metodo e disciplina, l’operatività tattica può essere la rifinitura ideale della strategia core con cui costruire un’asset allocation; senza contare che, nell’eventualità in cui sia possible dedicarvi la giusta quantità di tempo nell’arco della giornata, può diventare, con uno studio adeguato, persino un’attività lavorativa.

Trading online: la scelta di un broker per evitare le truffe

Fatta questa breve premessa, è chiaro che ciò da cui l’investitore non possa prescindere, sia la selezione di un broker con determinati requisiti. L’intermediario finanziario, infatti, non è solo il soggetto che detiene, presso la depositaria incaricata, i fondi del risparmiatore, ma svolge anche l’attività di trasmissione ordini (in alcuni casi è anche la diretta controparte); pertanto i servizi proposti devono essere erogati sotto il controllo degli organi di vigilanza, rispettando determinate direttive. A tal proposito, per evitare di rivolgersi a società SCAM, sul sito della Consob è consultabile una black list, in cui sono presenti tutti gli intermediari non autorizzati.

Questa puntualizzazione è doverosa, poiché spesso, quando si fa riferimento ad una truffa, ci si focalizza sullo strumento finanziario che ha cagionato il danno, quando in realtà, non è la natura dell’asset il problema, ma il modo in cui viene utilizzato o, in questo caso, in cui l’investitore è indotto ad utilizzarlo. I comportamenti scorretti da censurare sono quelli adottati da alcuni broker che applicano una strategia di acquisizione molto aggressiva -e nella maggior parte dei casi ai limiti della legalità– acquisendo i lead dei potenziali clienti indebitamente e violando le più comuni norme sulla privacy. Tutto ciò per spingere il risparmiatore ad aprire un conto e iniziare ad operare, paventando performance mirabolanti, senza che questi sia minimamente informato e adeguatamente formato sull’attività che si presta a svolgere.

Broker: i comportamenti a cui prestare attenzione

Sulla guida di migliorbrokerforex.net vengono analizzati comportamenti scorretti che assumono alcuni intermediari market maker: questi, in particolare, essendo controparte nella negoziazione di strumenti over the counter potrebbero creare delle posizioni di vantaggio, nei confronti del trader, non allineando efficacemente il prezzo a quello del sottostante. Nei casi peggiori potrebbero ritardare l’esecuzione degli ordini per attribuire un handicap di partenza al trade.

Un altro fenomeno molto diffuso fra questi broker è il requote: nella fasi di fast market, causate dall’aumento della volatilità, i prezzi esposti dall’intermediario amplificano le oscillazioni rispetto al prezzo del sottostante, per cercare di far saltare gli stop loss delle posizioni aperte dai trader. Infine, in casi estremi, il rischio è quello di incrociare società, di solito con sede in paradisi fiscali, che semplicemente, una volta ricevuto il versamento, bloccano i bonifici in uscita, annullando del tutto la possibilità del risparmiatore di rientrare in possesso del proprio capitale.