La replica del presidente di Ance Fvg.
“Sono pentito di ciò che ho scritto, non lo rifarei e mi scuso con Puente. Mi spiace perché avevo fatto un ragionamento più ampio ed è stata riportata soltanto una parte del discorso. Il mio pensiero è diverso da quello riportato”. Parte da qui la replica di Roberto Contessi, presidente di Ance Fvg (l’associazione che raggruppa i costruttori edili della regione), in merito alle frasi razziste e sessiste pubblicate sui social e rivolte al giornalista David Puente. La vicenda sta scatenando un mare di polemiche in regione.
BUFERA SULLA FRASE DEL PRESIDENTE DEI COSTRUTTORI FVG: “FATTI STUPRARE TUA FIGLIA O SORELLA DA UN MIGRANTE”.
Contessi prova a spiegare meglio il suo pensiero. “Stavo discutendo sui social, peraltro con una terza persona, sul fatto che troppe volte ci si mette nei panni di chi commette una violenza e non di chi la subisce. Purtroppo – continua il presidente Ance Fvg – una vicenda simile è capitata a una persona che conosco. Quando problemi di questo tipo ti toccano da vicino, il tuo pensiero cambia”.
Il delegato dell’associazione prosegue poi dicendo che “sono stato contattato da una persona che nemmeno conosco, Puente appunto, non so se abbia moglie o figlie, ma di certo non volevo augurargli nulla. Il mio, ripeto, era un paradosso. L’articolo – continua – non rispecchia il mio pensiero e non mi piace ci siano strumentalizzazioni politiche. E quanto al “personaggio pubblico”, sono soltanto un imprenditore che ha una carica politica, per la quale non percepisce compensi. Non sono mica un ministro”. Il presidente Ance conclude con una riflessione: “Le nostre città, oggi, non sono sicure come 20 anni fa. È inutile negarlo. Per questo – chiude – c’è maggiore preoccupazione per le donne. Episodi di violenza accadono anche durante la settimana, ormai”.
L’Ance nazionale, nel frattempo, ha preso le distanze dal suo referente Fvg esprimendo la massima solidarietà a David Puente.