Due imprenditori assolti per “non aver commesso il fatto”.
Erano stati accusati di aver sottratto beni dopo il fallimento di una società. Ma oggi sono stati assolti dal Tribunale di Udine.
Protagonisti della vicenda sono tre imprenditori. Sul loro capo pendeva il capo di imputazione di bancarotta distrattiva patrimoniale ai danni della società Lo Smeraldo Sas di Tavagnacco. I fatti risalgono al 2013. Il curatore fallimentare, Ruggero Baggio, in fase di inventario non aveva rinvenuto alcuni beni societari. Nella fattispecie, un boiler, un’impastatrice, una lavabicchieri, un computer e altro ancora.
Oggi, gli imputati – Claudio Ciani e Maria Laura Cudicio, assistiti dall’avvocato Francesca Tutino , più una terza persona – sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”, come da articolo 530 del Codice di procedura penale. Il pm aveva chiesto per loro una pena di tre anni di reclusione.