Diminuisce di due anni nel Nord.
Nel 2020 si potrebbe assistere a un ridimensionamento, in termini di aspettativa di vita, “significativamente più marcato nelle province del Nord”: in quelle maggiormente colpite dal Covid-19, soprattutto nel Nord-ovest e lungo la dorsale appenninica, “si passerebbe da una speranza di vita alla nascita di quasi 84 anni, a una di circa 82“. Sono drammatiche le stime fornite dall’Istat nel rapporto sugli scenari di mortalità che come prima firma tra i curatori ha proprio il presidente dell’Istituto, il demografo Gian Carlo Blangiardo.
A fronte di un aumento della mortalità complessiva di 42.634 unità registrato nei mesi di marzo e aprile 2020, e calcolato rispetto al dato medio nello stesso periodo del quinquennio 2015-2019 (+41,5%), circa l’85 per cento della crescita appare concentrato in alcune aree dell’Italia settentrionale, dove l’epidemia ha colpito con più veemenza: si tratta di 37 province del Nord, a cui va aggiunta quella di Pesaro-Urbino. La speranza di vita potrebbe scendere, per gli over 65, che vivono nei territori più colpiti come la provincia di Bergamo, addirittura ai livelli di 20 anni fa.
Per quanto riguarda la variazione della speranza di vita alla nascita, in provincia di Udine l’età media si attesta tra 82,7 e 83,1 anni invece che 82,9 (2018); in provincia di Gorizia resta a 82; in provincia di Pordenone scende tra gli 83,2 e gli 83,6, invece che 83,7. L’intensità nel cambiamento della speranza di vita alla nascita appare decisamente minore, e nella maggior parte dei casi trascurabile, in corrispondenza di buona parte delle province del Centro e del Sud.
Considerando, invece, la variazione della speranza di vita tra gli over 65,
in provincia di Udine l’età media si attesta tra 20,6 e 20,9 anni in più invece che 21,1 (2018); in provincia di Gorizia si scende ancora tra 19,9 e 20,5 invece che 20,6; in provincia di Pordenone resta tra i 21 e i 21,4 invece che 21,4. In tutte le province del Nord e parte di quelle del Centro un individuo al 65esimo compleanno poteva aspettarsi di vivere, in epoca pre-Covid, per altri 21 anni (mediamente); mentre con gli effetti di mortalità dovuti alla pandemia, tale durata scenderebbe a circa 19. Anche in questo caso, le province meridionali non sembrano tuttavia registrare variazioni di rilievo. Entrambe le tabelle di dati si riferiscono ad uno scenario intermedio “moderato” nella permanenza del Covid nei prossimi mesi.