Il paziente ha un arresto cardiaco ma i soccorsi sbagliano l’indirizzo. E’ avvenuto il 29 ottobre scorso a Trieste, ma se ne avuta notizia soltanto oggi e grazie ad al consigliere regionale Furio Honsell che è riuscito a far luce sulla vicenda.
Cosa è successo.
Alle ore 7.32 il NUE 112 di Palmanova ha ricevuto una chiamata per un arresto cardiaco, è la sorella a chiamare dicendo che il fratello è in arresto cardiorespiratorio, dà l’indirizzo, via Carlo Lona 1, aggiungendo che sta massaggiando e di fare presto. Il NUE 112 passa la chiamata alla SORES – Sala operativa emergenza sanitaria – a cui la sorella deve ripetere tutto. La SORES attiva l’ambulanza in codice rosso alle 7.35, ma per via Carlo Hollan, non per via Carlo Lona. Via Carlo Lona si trova a 4 km dal centro di Trieste e a 1.7 km dall’ospedale di Cattinara, quindi raggiungibile in pochissimi minuti da un mezzo di soccorso con sirena.
Quando la Centrale del NUE 112 si accorge dell’errore l’ambulanza si sta dirigendo a sirene spiegate in via Hollan, alle 7.37 l’ambulanza fa dietro front e vola in via Lona dove giunge alle 7.42, sono passati 10 minuti dall’allarme. I sanitari continuano le manovre di rianimazione in attesa dell’automedica, che arriva alle 7.53, 21 minuti dopo l’allarme. Secondo la ricostruzione l’automedica è stata contattata alle 7.46, 14 minuti dopo l’allarme, poi ci ha messo 7 minuti per arrivare.
Nonostante la prolungata rianimazione cardiorespiratoria non c’è stata ripresa dell’attività vitale ed è stata constatata la morte del paziente. Aveva 63 anni.
L’interrogazione all’assessore Riccardi.
E’ stata quindi indirizzata un‘interrogazione all’assessore alla Salute Riccardi, chiedendo quali provvedimenti intenda adottare per correggere una situazione “evidentemente fuori controllo che continua a mettere a rischio la vita e la sicurezza dei cittadini”.