Arrestato per atti persecutori e revenge porn.
Non accettava la fine del matrimonio e ha trasformato il rifiuto in una lunga serie di persecuzioni: per questo, un cittadino serbo di 49 anni, residente a Trieste, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di atti persecutori e diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito (“revenge porn”).
L’arresto è avvenuto nei giorni scorsi a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari. A eseguirla sono stati i militari della Stazione Carabinieri di via dell’Istria, che hanno condotto le indagini dopo la denuncia della vittima, una donna serba di 39 anni, ex coniuge dell’uomo.
Secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe subito dal 2019 una lunga serie di comportamenti persecutori, iniziati durante la relazione e proseguiti anche dopo la sua conclusione. L’uomo la avrebbe pedinata, umiliata, tormentata con appostamenti, oltre a perseguitarla con telefonate e messaggi insistenti. Una spirale di pressione psicologica che ha spinto la donna, ormai provata, a rivolgersi alle forze dell’ordine.
Le indagini hanno inoltre rivelato un ulteriore elemento aggravante: l’uomo si sarebbe impossessato del contenuto del cellulare dell’ex moglie, diffondendo a terzi video a contenuto sessualmente esplicito che la ritraevano, con l’evidente intento di ledere la sua dignità e provocarle un grave disagio emotivo.
Ora il 49enne si trova detenuto presso la Casa Circondariale di Trieste, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto dell’uomo rappresenta un importante risultato nella lotta contro la violenza di genere e la diffusione non consensuale di materiale intimo. L’Arma dei Carabinieri ribadisce il proprio impegno nel fornire supporto e tutela delle vittime di tali reati, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a denunciare senza timore.