L’indagine sugli 8 ragazzi coinvolti è chiusa.
I ragazzi della Udine bene che avevano ideato e condiviso sui social lo slogan “Centro Stupri” non sono colpevoli di alcun reato. A deciderlo Mariarosa Perico, gip del Tribunale di Udine. Il caso è stato così archiviato, come richiesto dal pm.
Per i ragazzi l’incubo almeno sul fronte penale si è concluso. Adesso, il titolare del Kursaal, nota discoteca di Lignano Riviera, chiederà un maxi risarcimento per i danni di immagine del locale subiti. Il gruppo del “Centro Stupri” aveva fatto prenotare lì il tavolo proprio a nome del “centro”.
La difesa dei ragazzi.
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Gli avvocati che hanno difeso il gruppo “Centro stupri” sostengono che la vera gogna è stata di tipo mediatica, sui social, dove, anzi, sono stati i ragazzi stessi vittime dei commenti alle volte troppo crudeli. La stessa Procura di Udine spiega perché gli ideatori del “centro” non possono essere condannati: il loro comportamento, infatti, può essere ritenuto “moralmente biasimevole”, ma è privo “di una reale intenzione a istigare pubblicamente i presenti” a delinquere. Queste le conclusioni all’epoca formulate per la richiesta di archiviazione del caso.