Il nuovo decreto in vigore fino al 5 marzo.
Ieri notte, nella giornata in cui l’Italia supera le 80mila morti da coronavirus, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo.
Restano vietati gli spostamenti tra regioni, anche in zona gialla, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Sarà comunque consentito anche il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Resta la deroga per i piccoli comuni inferiori ai 5mila abitanti. Consentito anche la visita a parenti e amici, una volta al giorno, per un massimo di due persone oltre ai minori come già previsto dal decreto Natale. Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Come già anticipato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, viene prorogato lo stato di emergenza dal 31 gennaio al 30 aprile. E’ atteso per venerdì invece la decisione sulle nuove colorazioni delle regioni, che dovrebbero entrare in vigore da domenica 17 gennaio. Prevista anche una nuova area bianca in caso in cui l’Rt sia sotto 1 e l’incidenza rimanga sotto ai 50 casi ogni 100 mila abitanti anche se attualmente nessuna Regione rispetta i parametri.
Sono invece molte le regioni a rischiare un inasprimento delle restrizioni. Rischiano la zona rossa Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia con la Calabria in bilico. Zona arancione invece prevista per Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. Dalle ultime indicazioni nessuna variazione prevista invece per la Sardegna, che insieme a Toscana e Molise dovrebbe rimanere in zona gialla.